Nicole Janigro presenta Casablanca serba

Nicole Janigro presenta Casablanca serba

Belgrado è diventata un simbolico crocevia fra Europa e mondo balcanico, fra imperi collassati e straordinarie aperture al nuovo. Casablanca serba è la prima antologia che, fra surreale e iperreale, ci dice la vivacità e la potenza del fenomeno in atto.

Intervista a Jim Lobe su I nuovi rivoluzionari. Il pensiero dei neoconservatori americani

Intervista a Jim Lobe su I nuovi rivoluzionari. Il pensiero dei neoconservatori americani

La guerra lampo contro il regime di Saddam Hussein ha acceso i riflettori su un oscuro gruppo di accademici e consulenti che hanno contribuito, attraverso i loro scritti e le loro azioni, a modellare l’ambizione imperialista dell’attuale amministrazione statunitense. Noti nei circoli politici con il nome di "neoconservatori", per distinguerli dai conservatori tradizionali contrari a qualsiasi coinvolgimento sulla scena internazionale, questi ideologi, invece, sono convinti assertori della superiorità morale degli Stati Uniti e della necessità di un diretto intervento politico e militare nelle aree "calde" del mondo per esportarvi la democrazia e le libertà civili e politiche. Questo libro è un’introduzione essenziale alle elaborazioni teoriche dei nuovi padroni del mondo.
Jim Lobe è un giornalista americano, tra i più prestigiosi osservatori delle politiche neoconservatrici.

Intervista a B.B. King: "La musica cambia sempre e proprio per questo è bellissima"

Intervista a B.B. King: "La musica cambia sempre e proprio per questo è bellissima"

Sono passati cinquant´anni dal suo esordio ma lui, B.B.King, il più grande bluesman vivente, è ancora un esempio da seguire per generazioni di musicisti.

Giulietto Chiesa intervista Mikhail Gorbaciov su Papa Wojtyla

Giulietto Chiesa intervista Mikhail Gorbaciov su Papa Wojtyla

Giovanni Paolo II è stato consegnato alla storia, dal sistema mediatico, come il demolitore del sistema sovietico, come nemesi della famosa battuta con cui Stalin, sprezzantemente, liquidò le «divisioni del Papa». Stalin aveva ragione, perché quelle divisioni non esistevano (non esistevano più), ma aveva torto - come sappiamo - nel sottovalutare la forza della Chiesa, e del sentimento religioso in generale.
Mikhail Gorbaciov - altro «grande» consegnato alla storia, sempre dal sistema mediatico, come demolitore del sistema sovietico, ma con argomenti e motivazioni del tutto diverse, lo ebbe come antagonista e interlocutore nei sei anni in cui restò al potere in Urss. Si combatterono, poi compresero che le loro posizioni non erano poi così distanti. S'incontrarono, si stimarono. Per questo, nel momento del Nobel mancato al Papa «che fece finire la guerra fredda», il giudizio di Mikhail Gorbaciov, ex presidente sovietico, è particolarmente importante.