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Tiziano Fratus abita una casa di fronte al bosco e coltiva una pratica quotidiana ed essenziale di buddismo. Nel corso degli ultimi due decenni ha pellegrinato in foreste maestose, meditando nei tronchi cavi delle grandi sequoie californiane quanto dei castagni e degli ulivi monumentali, ha attraversato riserve naturali, parchi storici, orti botanici e coniato concetti quali Homo Radix, Silva itinerans e Dendrosofia, dei quali ha scritto in reportage e articoli per quotidiani – fra gli altri “La Stampa”, “la Repubblica”, “il manifesto” e “La Verità” – e trattato in programmi radiofonici.
Ha cucito i capitoli di un vasto silvario in prosa e in versi compreso fra "la carta e la corteccia", di cui sono parte le opere Giona delle sequoie (Bompiani), Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), L’Italia è un bosco (Laterza), I giganti silenziosi (Bompiani), Il bosco è un mondo (Einaudi), Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca), Poesie creaturali (LDN), Ogni albero è un poeta (Mondadori), Il libro delle foreste scolpite (Laterza), Interrestràre (Lindau), Il sole che nessuno vede (Ediciclo), Il tessitore di foreste (Amazon Kindle) e la fiabelva gotica Waldo Basilius (Pelledoca). La sua poesia è stata tradotta in dieci lingue e pubblicata in una ventina di paesi. È voce dei grandi alberi per il programma «Geo» di Rai 3. Il suo sito è Studiohomoradix.com .
Per Feltrinelli ha pubblicato due raccolte di poesie – Un quaderno di radici e Vergine dei nidi, collana ZoomPoesia, il Manuale del perfetto cercatore d’alberi nell’Universale Economica ed il nuovo Alberi Millenari d’Italia, Gribaudo.