Marco D'Eramo: Vero o falso

31 Dicembre 2002
In questo 2002, ora sono in tre ad aver annunciato la clonazione umana: dopo il dottor Antinori in Italia e un laboratorio commerciale in Kentucky, ieri il laboratorio dei raëliti, una setta religiosa canadese, ha comunicato il parto del primo clone umano della storia. La notizia forse è falsa, ma può essere vera: in fondo, dal punto di vista sperimentale, non c'è una reale differenza tra clonare una pecorella o un bipede umano spellicciato: su scala naturale, sono minime le differenze del Dna di questi due mammiferi. Gli allevatori già clonano i bovini per migliorare le razze. Soprattutto, anche se falso, l'annuncio di ieri ci dice che nel futuro prossimo venturo la notizia riapparirà. E, alla fine, una sarà vera. E non c'è dubbio che, nei loro laboratori segreti, i militari stiano da tempo cercando di creare un MGM (militare geneticamente modificato) che possa resistere a fatiche, dolori, ferite, come il mais GM resiste agli insetti o alle gelate: la tentazione dell'eugenetica non è una prerogativa dei soli nazisti.
Il problema è che fino a oggi è stato bassissimo il tasso di riuscita delle clonazioni di mammiferi, e che, anche nei casi "fortunati", le malformazioni congenite sono molto più frequenti rispetto a chi è procreato in modo meno tecnologico: ora, se un 10% di malformazioni può essere (a fatica) accettabile per una vacca, è insopportabile in un piccolo umano. Che facciamo, i malriusciti li buttiamo nel cesso e tiriamo lo sciacquone?
E poi, anche se falso, l'annuncio dei raëliti ci dice che la tecnologia della clonazione è ormai alla portata di mano delle organizzazioni più disparate e che, vigente in gran parte degli stati, il divieto di clonare gli umani otterrà un effetto laterale imprevisto, quello di spingere più in là la frontiera del mercato nero e del contrabbando. Fino a oggi si contrabbandavano organi umani da trapiantare, domani saranno contrabbandati interi umani clonati. Secondo la dottoressa raëlita Brigitte Boisselier, in molti hanno già pagato 200.000 dollari a testa per essere clonati. Per non parlare dei genitori di un figlio morto che vorrebbero ne nascesse un clone. Quanti genitori al mondo sarebbero disposti al mercato nero pur di realizzare questo (macabro) sogno? È l'equivalente tecnologico del contrabbando di bambini da adottare. Ci proietta un'immagine del futuro alla Blade Runner, di replicanti ignari di esserlo.
Infine colpisce il rapporto tra l'oggetto dell'annuncio (una performance tecnologica) e il suo soggetto, una setta religiosa dalle credenze tra le più bislacche, fondata da Raël (vero nome Claude Vorilhon) un pilota da corsa francese che nel 1973 affermò di essere stato rapito da un'astronave dove ebbe voluttuosi amplessi con donne artificiali e dove gli fu rivelato che l'umanità discendeva da cloni di extraterrestri. Ora, questa setta afferma di avere 55.000 seguaci nel mondo e, come molte altre sette religiose, organizza scuole, centri di ricerche e persino una società commerciale di clonazione, Clonaid.
Perciò l'ultimo messaggio dei raëliti è che le nuove religioni sono prese troppo alla leggera, considerate solo bande di sciroccati, a meno di suicidi di massa, come nel 1997 quando 39 membri della setta dei Cancelli del Cielo si suicidarono in California per salpare sull'astronave che li avrebbe portati nello spazio: esempio paradigmatico del "problema della credulità nel XXI secolo": il propagarsi di superstizioni e credulità in un mondo in teoria dominato dal razionalismo riduzionista scientifico, e che dovrebbe essere in preda a quel che Max Weber chiamava il "disincanto" dal sacro. Eppure noi vediamo sempre più i prodotti del razionalismo scientifico diventare strumenti delle superstizioni, Internet farsi veicolo del satanismo, la tv trasmettere gli oroscopi. Non dimentichiamo che, oltre a perseguire l'eugenetica (attraverso il più rudimentale metodo degli incroci coatti), il Terzo Reich disponeva di una specifica divisione di affari riservati, la Ahnenerbe, che studiava il paranormale, le rune interpretate in chiave magica, le religioni orientali. Forse è per questo che Raël dice di voler clonare Hitler.

Marco d’Eramo

Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” …