Gianni Riotta: Un assegno per le tossicodipendenti. Se non fanno figli
07 Gennaio 2003
La dieta quotidiana di Sabrina Yanez, 18 anni, non erano hamburger e patatine
ma anfetamine a manciate, come caramelle. Finché Sabrina non ha visto su un
cartello pubblicitario il messaggio colorato di Crack, l'associazione fondata da
Barbara Harris: le tossicodipendenti che non vogliono gravidanze possono
ricevere gratis anticoncezionali o farsi sterilizzare, in cambio di 200 dollari
(circa 200 euro). Nessuna burocrazia, nessun problema, il certificato medico in
una mano, dieci biglietti da 20 dollari nell' altra. Dalla contea di Orange, in
California, il programma della signora Harris, passa a San Francisco, a Kansas
City, arriva ad Albuquerque, a Palm Beach in Florida, debutta in televisione nei
talk show chiassosi, diffonde volantini nel ghetto di Chicago. A Detroit, il
vescovo protestante Charles Ellis chiama la Harris a parlare dal pulpito:
"Aderite! Date una speranza ai bambini che nascono da madri drogate".
Ora Asia Tepper, una frizzante signorina newyorkese, attacc a agli angoli di
Brooklyn l'adesivo di Crack: anticoncezionali o sterilizzazione per madri
eroinomani, in cambio di soldi. Il New York Times si preoccupa: "E se Crack
non fosse un sostegno alle madri in difficoltà ma la selezione delle nascite?
La Harris ha dichiarato una volta "Noi non diamo ai cani libertà di
concepire. Li castriamo. Li sterilizziamo. Non vogliamo cuccioli indesiderati,
eppure queste donne hanno cucciolate di bambini"". Lynn Paltrow, dell'
Associazione di difesa delle puerpere, taglia corto: "La Harris ripropone
l'eugenetica nazista". Oltre il ponte di Brooklyn, sotto la neve, si
prepara la guerra santa delle nascite: l'iperattiva Asia Tepper incolla i
volantini e mani veloci li strappano. A Oakland i cartelloni pubblicitari di
Crack sono andati a fuoco. La Chiesa Cattolica fa sapere di non condividere
l'esperimento, che ha già coinvolto 833 donne e 21 uomini, di cui 369
sterilizzati. La Harris è il dottor Mengele di Auschwitz in versione 2003? La
sua storia comincia alla International House of Pancake, una catena di
ristoranti popolari. Là Barbara Harris fa la cameriera per mantenere il figlio
avuto da sola, ragazza madre. Il padre è nero, quanto basta nel 1979 per
attirarle la maledizione della famiglia d'origine, bianca della Pennsylvania.
Barbara si sposa con un afroamericano, Smitty Harris: "Non volevo che mio
figlio vivesse con un papà dalla pelle di diverso colore e mi chiamarono
puttana da negri". Smitty e Barbara hanno altri due bambini mulatti, poi
adottano Destiny, una neonata, abbandonata dalla mamma tossicodipendente.
L'assistente sociale chiama ogni anno, per quattro volte, e offre un nuovo
bebè, tutti con la stessa mamma, che alla fine darà alla luce quattordici
creature. "Mi accusano di razzismo - dice Barbara Harris - ma ho sette
figli afroamericani e ho sposato un nero. Mi preoccupo perché ho visto i
bambini delle mamme drogate vomitare, soffrire, avere difficoltà a
scuola". "E' terribile - obietta Gene Collins, della società
afroamericana Naacp - come si fa a dare soldi a un tossico, che li spende subito
per la sua assuefazione, non rendendosi neppure conto di quel che fa?".
Mark Parrino, esperto di tossicodipendenze, lamenta "Nei centri dove
offriamo metadone, arrivano i seguaci della Harris, e incentivano gente che già
soffre a scelte irrazionali". Brooklyn diventa campo di battaglia
ideologico. "Avete notato chi ha offerto i 300.000 dollari per finanziare
la campagna della Harris, chi paga le donne che si fanno sterilizzare?"
chiede polemica la rivista di sinistra Mother Jones. La risposta della Harris è
rapida: "Ci sostengono i fondi della destra repubblicana. La dottoressa
Laura Schlessinger ci ha dato 10.000 dollari e il permesso di citarla nel nostro
sito Internet, www.cashforbirthcontrol.com. Richard Mellon Scaife, il
finanziere, ci ha elargito 75 mila dollari, e Jim Woodhill, agente di Borsa a
Houston, ha mandato un assegno per 125 mila dollari". La Schlessinger non
nasconde in tv simpatie ultrareazionarie, Mellon Scaife è il fondatore del
gruppo "Nuova Destra" e Woodhill conferma: "Barbara Harris ha il
talento di raccogliere fondi. Voglio mandarla in giro a costruire
un'organizzazione formidabile, deve contattare i capi di quella che Hillary
Clinton chiamava la cospirazione di destra. Ho già chiesto allo psicologo
inglese Chris Brand di diffondere Crack anche all'estero". In Scozia il
gruppo è attivo, ci sono contatti in Germania e Giappone. La Cina ha un suo
piano autonomo di sterilizzazione molto avanzato e in Francia, lo scorso anno,
c'è stato uno scandalo per le sterilizzazioni forzose. Il dottor Brand si
definisce "un realista razziale", assicura che i bianchi sono
superiori agli africani come quoziente intelligenza e propone la sterilizzazione
per "le donne vagabonde o criminali". Qui le buone intenzioni della
Barbara Harris si scontrano con un muro di paura più solido delle pareti color
fumo della vecchia Brooklyn. Perché fino al 1974 gli Stati Uniti tennero davve
ro in piedi, con il permesso della Corte Suprema, un programma di
sterilizzazione di uomini e donne "malati di mente o asociali". Ne
furono vittime da 60 mila a 100 mila poveretti, compreso Raymond Hudlow,
castrato chimicamente come "instabile" il 25 settembre del 1942 in
Virginia. Un anno dopo, reclutato nell'esercito, combattè contro Hitler,
ottenendo tre medaglie al valore. Raymond è ancora vivo, con il suo certificato
medico del '42 e le medaglie per "atti di eroismo" ma nessuno lo
invita a incontrare Sabrina Yanez al prossimo talk show sul caso sterilizzazioni
a 200 dollari.
Gianni Riotta
Gianni Riotta, nato a Palermo nel 1954, ha studiato all’Università di Palermo e alla Columbia University di New York. Ha lavorato come giornalista per varie testate da Roma e da …