Riccardo Staglianò: Tutti gli Usa in un palmo di mano un Gps da tasca per non perdersi più

06 Agosto 2003
Per le bussole, quindi, un luminoso futuro da soprammobili. E anche le mappe di carta, nel medio periodo, si candidano loro malgrado a specie in via di estinzione. Il loro killer è il Gps (Global positioning system), tecnologia dalle applicazioni sempre più piccole ed economiche, incorporata persino dentro a normali palmari. Come si sono subito accorti alle Cinque Terre noleggiando, a partire da settembre, agli escursionisti che visiteranno il locale Parco Nazionale un piccolo apparecchio che interrogherà i satelliti per conoscere sempre la propria posizione lungo i sentieri e ricevere altre informazioni utili sul territorio, la flora e la fauna .
La notizia, di questi giorni, coincide con l´uscita negli Stati Uniti del primo palmare vero e proprio (con sistema operativo Palm e tutte le tradizionali funzioni di agenda, rubrica e così via) che incorporerà funzioni di "posizionamento globale". L´iQue 3600 della Garmin, la maggiore produttrice del mondo, costa 550 dollari - contro i 400 di un palmare analogo senza le funzioni di georeferenziamento - e non ha bisogno che gli siano applicate antenne esterne, ma ne ha una compatta al suo interno. Una volta attivata si collegherà con i 24 satelliti che il Dipartimento della Difesa americano ha messo in orbita a questo scopo e individuerà, sulle mappe digitali caricate all´interno del palmare, la posizione esatta di dove il suo possessore si trova. Nello schermo a colori che sta in un palmo di mano si potrà vedere la cartografia completa degli Stati Uniti, al livello di dettaglio delle principali strade. Volendo essere più precisi, però, si dovrà scegliere (selezionandola sul computer e poi scaricarla sul palmare) una zona più ristretta di cui potranno essere indicati anche benzinai, alberghi e altri punti di interesse. Niente più soste defatiganti a ogni caseggiato per chiedere ai passanti dove si trova la destinazione: tutto sarà indicato sul palmare, compresa la strada che si sarà fatta per avvicinarcisi. Il limite più fastidioso resta quello dell´autonomia, dal momento che le batterie durano ancora non più di due ore prima di costringere alla ricarica che può avvenire anche dalla presa accendisigari dell´auto.
"Questo modello non è ancora arrivato in Italia - spiega Carlo Milano, titolare della romana Topgear - ma ne abbiamo almeno una ventina simili quanto a dimensioni e caratteristiche". I Gps, schematizzando, si dividono in tre categorie: gli "standard", che danno posizione e percorso; i "cartografici", che proiettano questi dati su una planimetria e infine i "navigatori" che, fornito loro il punto di partenza e di arrivo danno consigli sulla strada da percorrere. Quelli la cui diffusione sembra più in crescita sono proprio quelli cartografici e portatili. "Ormai - prosegue Milano - hanno dimensioni poco più grandi dei cellulari e i prezzi variano dai 170 ai 1500 euro. E di questi ne vendiamo almeno una quarantina al mese alle persone più diverse, accomunate solo dalla passione per la vita all´aria aperta (al chiuso, infatti, non funzionano affatto, ndr)". Già con 300 euro, infatti, ci si può comprare un apparecchio che consente di tirarsi fuori dal più intricato dei boschi. Oppure, se si è finiti per caso in una località bella ma sconosciuta, tornarci quando si vuole ripercorrendo a ritroso - come un Pollicino digitale - la scia di pixel luminosi disseminati sulla cartina elettronica.

Riccardo Staglianò

Riccardo Staglianò (Viareggio, 1968) è redattore della versione elettronica de "la Repubblica". Ha scritto a lungo di nuove tecnologie per il "Corriere della Sera" ed è il cofondatore della rivista …