Carlo Ginzburg: L'azionista Foa e Arcipelago Gulag
05 Novembre 2003
Leggo su "Repubblica" del 3 novembre l'articolo di Nello Ajello
"I silenzi di un azionista" a proposito di Un dialogo, il libro
di Vittorio Foa e del sottoscritto che sta per essere pubblicato da Feltrinelli.
Ajello dice di non aver letto il libro "per intero". In realtà non
l'ha letto affatto: si è basato su una superficiale recensione uscita sulla
"Stampa" il 2 novembre, ma nella fretta ha introdotto un errore,
attribuendo a Foa quello che dicevo a proposito di me stesso sulla mancata
lettura di Arcipelago Gulag di Solgenitsyn. Altri hanno ripreso
quest'errore (sintomo di una lettura di seconda o terza mano) in un discorso
più ampio, commentando, scagionando, sragionando. Forse si poteva aspettare
l'uscita del libro (un libriccino di 120 pagine) prevista a metà novembre. Chi
leggerà Un dialogo vedrà che Foa ha parlato di moltissime cose in uno
spirito completamente diverso dall'auto flagellazione che gli viene attribuita.
Forse chi dovrebbe auto flagellarsi un po' sono i giornalisti e gli storici che
hanno dato questa bella testimonianza di sciatteria professionale.
Un dialogo di Vittorio Foa, Carlo Ginzburg
Due persone s’incontrano. Hanno alle spalle vite molto diverse: uno è un politico, l’altro uno storico. Trent’anni li separano, li unisce un’antica amicizia e una provenienza comune (Torino, l’antifascismo). Il più giovane incalza il più vecchio con domande sulla sue scelte politiche passate, e …