Giuseppe Montesano: A tavola mozzarelle mutanti. Un racconto

13 Novembre 2003
Mentre sono a cena dai Trecca, Andrea comincia a battere il pugno sul tavolo e a sbraitare che siamo solo una colonia. "Una colonia, esattamente, e non venirmi a dire che al Nord sono civili! Civili a spese nostre, sì? Loro si arricchiscono avvelenandoci, e poi siamo noi i sottosviluppati?". Andrea spiega che si è scoperto un traffico di rifiuti tossici che le aziende del Nord, per risparmiare, facevano buttare nelle campagne tra il Lago Patria e il Garigliano con l'aiuto della camorra: è questo il Nord evoluto con cui gli ho fatto una testa così? "Andrea, ma io dico solo che...". "Tu non devi dire niente! I fatti parlano, caro mio, e le chiacchiere stanno a zero...".
Ma proprio mentre Andrea sta spiegando che con i fatti non si scherza, uno dei figli alza il volume del televisore e ci voltiamo a guardare il salotto televisivo dove un uomo basso e mellifluo sta parlando proprio dei rifiuti. "...Certo si fa presto in questo Paese a mandare avvisi di garanzia, a giudicare come ai tempi di Robespierre: ma qual è la verità? Professor Seccia, venga qui, e ci spieghi: per esempio, cosa sono queste morchie oleose e queste melme acide di cui si parla tanto?". Il professor Seccia va alla lavagna, trascrive da un foglietto una formula incomprensibile e con la mano sul petto giura che le melme "cosiddette" acide fanno bene all'agricoltura.
"Sono fertilizzanti potentissimi! In due giorni i pomodori di San Marzano passano da dieci grammi a mezzo chilo: non è un prodigio?". E le morchie oleose, pure quelle, e che saranno mai! "Sfido tutti i miei colleghi: mi portino un po' di morchia oleosa e me la spalmo sul pane!". Per non parlare poi delle ceneri da combustione di olio minerale, delle vernici di scarto con i solventi organici non alogenati, delle polveri: manna purissima per la mitridatizzazione dell'ambiente! "La mitri cosa, scusi?". Ma sì, spiega esaltato Seccia: si tratta di abituarsi ai veleni come il re Mitridate, a piccole dosi. "Bisogna essere moderni! Che sarà mai questa scemenza dell'agricoltura biologica? A noi serve l'agricoltura mutante! Guardate...". E Seccia indica con orgoglio una specie di polipo bianco latte che si muove in una zuppiera. "Ecco, signori, la prima mozzarella mutante della storia!". Andrea fissa la cosa bianca e mi guarda, poi muove le labbra ma non ne esce nessun suono. Nel salotto televisivo è comparso un tizio con una canottiera dipinta direttamente sulla giacca, e subito prende a urlare. Basta con il meridione che frigna e risucchia i soldi del nord che lavora! Inquinamento, rifiuti tossici, malattie mortali: ma che saranno mai queste fesserie di fronte alla crescita del Pil? "Robetta! L'Italia deve essere unita, collaborare per produrre ricchezza...". Dal pubblico un ragazzo si alza e obietta che se inquinare il sud con i rifiuti tossici del nord aiutati dalla camorra vuol dire collaborare a creare ricchezza, hanno fatto bene a emettere le richieste di rinvio a giudizio, ma il tizio con la canottiera dipinta salta su. "Arrestatelo, è un criminale! Tiene la forca portatile in tasca, è un giustizialista, è un relitto del passato, è un...". L'uomo basso e mellifluo si china all'orecchio del tizio e bisbiglia qualcosa, quello annuisce con un sorriso maligno e riprende a parlare in un tono diverso: loro non cederanno ai provocatori, perché loro sono democratici e amano il sud! Ma amano il sud che non si ferma, che va avanti moderno, che ha spirito imprenditoriale! "E ora, dimostreremo che questa storia della tossicità è una manovra politica: offriremo al giovane in platea una bella fetta di mozzarella mutante...". Un urlo di raccapriccio si leva dal pubblico, due inservienti trascinano il ragazzo verso il palco mentre il professor Seccia, munito di guanti da astronauta, taglia dal polipo latteo che tenta di morderlo una protuberanza che si contorce. Andrea Trecca mi fissa inorridito, il coro sul palco attacca a cantare "noi amiamo il sud", quando a un tratto i due figli di Trecca si mettono a tirare il padre per la giacca strillando tutti eccitati: "Papà, comprami pure a me la mozzarella mutante! Papà, voglio la morchia oleosa sul pane! Papà, vogliamo essere il sud moderno...".

Giuseppe Montesano

Giuseppe Montesano è nato a Napoli. Ha pubblicato due romanzi: A capofitto e Nel corpo di Napoli (Premio Napoli, Superpremio Vittorini, Premio La Torre, Premio Scommesse sul Futuro, finalista Premio …