Marco D'Eramo: Quei bestseller che vanno da dio

25 Marzo 2004
Sei milione di copie per "Il codice Da Vinci", thrillerone cristiano finto-storico e anticattolico: è boom dell'apocalittico. Come la serie "Left Behind", 58 milioni di libri venduti: l'Anticristo è il capo dell'Onu, fa pace con Israele, vara la moneta mondiale... Se c'è una guerra di civiltà, la nostra è messa davvero male
Il Codice Da Vinci di Dan Brown è da sei settimane in testa alle classifiche dei libri stranieri più venduti in Italia e, da quando è uscito a novembre, ha venduto 350.000 copie. Nulla rispetto al successo che ha avuto negli Stati uniti dove - è notizia di due giorni fa - è stato per 14 settimane consecutive in testa alla graduatoria dei best-seller del New York Times, ha avuto 53 ristampe e venduto 6,3 milioni di copie: "il romanzo per adulti che ha venduto di più nel corso di un anno", ha annunciato Doubleday (una divisione di Random House); dopo Harry Potter non si era visto nulla di simile. Ma il successo del romanzo nella cattolicissima Italia è interessante perché Il Codice Da Vinci è un libro anticattolico e, quel che più conta, virulentemente ostile all'Opus Dei. È, per di più, un thriller che si pretende basato su una "rigorosa ricerca" e che si vuole "veridico": l'abilità del narratore sta proprio nel persuadere il lettore della "verità" soggiacente alla trama. Così il lettore è via via convinto di tutte le "informazioni" che Brown gli ammannisce sul Santo Graal, sulle "reali" volontà di Leonardo nel dipingere L'ultima cena, su Maria Maddalena apostola preferita, moglie di Gesù, madre di sua figlia e sua erede designata alla testa della chiesa (invece di Pietro che "sarà la pietra...").
Conta poco che la "ricerca" sia men che rigorosa: così Brown sostiene che Parigi è stata fondata dai Merovingi (e la romana Lutetia dove la mette?) dimentica che i papi hanno avuto residenza ad Avignone, afferma che cinque milioni di donne sono state bruciate come streghe dalla chiesa cattolica (un centuplo tondo tondo del massimo accreditato dagli storici che, per tutti i secoli dal `300 al `700, suggeriscono una forchetta tra 30.000 e 50.000 vittime). L'importante è "l'effetto realtà" che Brown induce. Il lettore è davvero convinto da Brown che l'Opus Dei è un'organizzazione criminale, e lo straordinario è che questa convinzione può benissimo convivere - nel lettore italiano e cattolico - con la venerazione per papa Wojtyla che dell'Opus Dei è stato il massimo sostenitore e che ha spinto e accelerato la causa di santificazione del suo fondatore Escrivá de Balaguer (1902-75).
È scritto con astuzia Il codice Da Vinci. Infatti una delle sue tesi portanti - la centralità della figura femminile di Maria Maddalena nel messaggio e nel retaggio di Gesù - ha una forte valenza attuale, ed è stata accreditata negli ultimi decenni dalle teologhe femministe. Brown si presenta quindi come paladino di un "cristianesimo dal volto umano", "politicamente corretto". Sono anni che questo tema ribolliva sotto la superficie, ma proprio Il codice Da Vinci ha permesso di farlo emergere, tanto che Karen King, docente della facoltà di teologia della prestigiosa facoltà di Harvard (Harvard Divinity School), ha pubblicato a novembre una saggio intitolato Il Vangelo di Maria di Magdala che riporta questo vangelo - un frammento di otto pagine, scritto nel II secolo d. C. e smarrito per 1.500 anni - che racconta di una conversazione tra Maria (Maddalena), Pietro, Andrea e Levi sugli insegnamenti che Gesù diede a Maria sulla fine del mondo materiale e sulla natura del peccato. In un'intervista al Christian Science Monitor Karen King affferma che questo vangelo "ci mostra che esisteva una tradizione di Maria Maddalena come importante apostolo della chiesa dopo la resurrezione". Altre opere gnostiche (vangeli esclusi dal Nuovo Testamento e definiti eretici dai padri della chiesa) avvalorano l'idea di questo ruolo: solo molto tardi Maria Maddalena fu percepita come una prostituta, addirittura solo nel 591 d. C., quando Gregorio Magno la identificò con un'anonima peccatrice della Bibbia (nel 1969 la Chiesa corresse ufficialmente questo errore, ma nessuno se ne è accorto).
Il successo di questo "thriller teologico" costituisce un ulteriore sintomo dell'americanizzazione dell'Italia. Se anche l'accostarsi alla religione si americanizzasse qui da noi, sarebbe un pessimo segnale per la Curia vaticana perché porrebbe il cattolicesimo italiano nella situazione di quello americano: una setta che compete con altre sette, una denominazione tra le altre. E il cardinal Camillo Ruini si troverebbe a fare il "telepredicatore": ma sono anni che in pratica già esercita.
Forse in Italia resta meglio definita la frontiera che separa fantasia e realtà. O almeno così sembra: non mi risulta che qui circoli culturali e associazioni religiose organizzino dibattiti per discutere se le tesi del Codice Da Vinci siano giuste o no, se l'Opus Dei sia davvero una setta criminale. Invece negli Usa la polemica divampa. Giusto ad esempio, consultando oggi i giornali del Colorado, ho trovato tre conferenze che discutevano di questo giallo.
Il romanzo di Brown è stato avvantaggiato nelle vendite dal momento in cui è apparso: si è inserito nella violenta campagna anticattolica scatenata negli Stati uniti a partire dalla pedofilia dei preti: è facile imputare il dilagare della pedofilia alla cancellazione cattolica della femminilità, al discredito clericale dell'etero-sessualità, alla chiudersi dell'apostolato in un universo tutto maschile (i dodici apostoli). Ma il Codice Da Vinci non è il primo romanzo a sfondo anticattolico: ricordo un altro thriller americano - mi sfugge il titolo - in cui la parte del vilain, l'equivalente del Kgb ai tempi della guerra fredda, era sostenuta dalla Compagnia di Gesù: e il Generale dei gesuiti faceva le veci del classico dittatore pazzo col delirio di onnipotenza.
Questo thriller teologico s'inserisce però in un'altra tendenza di lunga durata. Da molti decenni, sempre più spesso avviene negli Stati uniti (ma sembra che adesso accada anche in Italia) che sempre meno gente legge la Bibbia, ma sempre più gente legge libri o vede film sulla Bibbia: è di questo mese l'incredibile successo di botteghino, negli Usa, del film su Gesù Cristo di Mel Gibson, La passione, che ha incassato 250 milioni di dollari nelle prime due settimane di proiezione e che, anch'esso, riafferma la natura umana, affettiva e sensuale del "figlio di dio".
La tendenza risale addirittura agli anni `20 del `900 quando due tra i maggiori bestseller furono "romanzi cristiani". Ma il fenomeno più clamoroso è dell'ultimo decennio ed è quello della serie di romanzi Left Behind (letteralmente "Lasciati indietro", ma anche "Abbandonati") di Tim Lahaye e Jerry B. Jenkins, le cui dimensioni hanno dell'incredibile: i primi undici romanzi della serie hanno venduto la pazzesca cifra di 58 milioni di copie! E per il 30 marzo è annunciato il 12-esimo e ultimo volume (Glorious Appearing: the End of Days).
Così comincia il primo volume: milioni di persone scompaiono nel giro di una notte e l'Anticristo diventa segretario generale delle Nazioni unite. Anticristo è un ex presidente della Romania che inganna quasi tutti quelli "lasciati indietro", tranne un gruppetto di prodi che include un reporter politico per un settimanale internazionale. Anticristo mette su un trattato di pace con Israele, vara una moneta unica mondiale, ricostruisce il tempio di Salomone, sposta la sede delle Nazioni unite in Iraq, e persuade tutte le nazioni a disarmare. Il quinto volume, Apollyon (3,1 milioni di copie vendute) riguarda la calamità di cavallette con teste umane e ali metalliche. L'ottavo volume, The Mark ("Il marchio", 3 milioni di copie) mette in scena gli umani che fanno la fila per farsi impiantare dal governo dell'Anticristo nella mano destra un microchip, che è il marchio della Bestia (inteso come Satana). In The Remnant (prima tiratura: 2 milioni di copie), metà dell'umanità è stata uccisa o vive sotto terra, mentre le calotte polari si sciolgono e i mari si trasformano in sangue.
Left Behind ha trasposto in narrativa romanzata quel filone apocalittico che già da decenni fa la fortuna degli editori americani. Nella memoria si staglia ancora l'incredibile successo del volume - non di narrativa - di Hal Lindsey, Late Great Planet Earth ("Il fu pianeta terra") del 1970 che nel 1978 aveva già venduto 9 milioni di copie e nel 1990 aveva sfondato il muro dei 20 milioni. Hal Lindsey naturalmente recidivò con There is a New World Coming (1973) e The 1980: Countdown to Armageddon (1980), volume questo che iniziava con la frase "Il decennio 1980 potrebbe benissimo essere l'ultimo decennio della storia come la conosciamo" e che rimase per 20 settimane nella lista dei best-seller del New York Times. Ci furono anche altri successi "minori" che manderebbero in estasi qualunque autore: così Guide to Survival (1968) di Salem Kirbans vendette più di 500.000 copie; Destined to the Throne (1975) di Paul Billheimer più di 650.000; Armageddon, Oil and the Middle east Crisis (1974, si noti la coincidenza con la prima crisi petrolifera) di John Walvoord più di 750.000 copie; e Set the Trumpet to the Mouth (1985) di David Wilkerson più di un milione di copie. I grandi editori "laici" sbavavano davanti a simili cifre e cercarono di comprare le case editrici evangeliche, battiste, avventiste, la maggior parte delle quali situate a ovest degli Appalachi, a Grand Rapids (Michigan), Waco (Texas), Tulsa (Oklahoma). Per esempio Bantahm Books comprò dalla casa Zondervan di Grand Rapids i diritti del Late Great Planet Earth. Nel 1977 Abc comprò Word Books, editore evengelico di Waco con un forte catalogo profetico; nell'88 Harper and Row pagò 57 milioni di dollari per Zondervan (il primo editore al mondo di Bibbie). Nel 1994 Ballantine (una divisione della Random House di Bertelsmann) aprì una collana Moorings (ormeggi) basata a Nashville, ma dovette chiuderla due anni dopo per le pessime vendite. Un altro marchio della Random, Doubleday Broadway, mise su una filiale WaterBrook Press a Colorado Springs in Colorado.
La stessa serie Left Behind ha creato il suo proprio business e i propri emuli. LaHaye ha lanciato una serie Left Behind per bambini, un Club di profezia sul Web, libri di saggistica di profezia e un Pew Trib(-ulation) Research Center. E ora ha firmato un contratto per una nuova serie di romanzi con Bantam Dell per la fantastica somma di 45 milioni di dollari (90 miliardi di lire). Dal canto suo Jerry B. ha firmato con Tyndale un contratto per tre libri, "il più costoso mai firmato dalla casa editrice" ha detto un suo portavoce.
E naturalmente la Tyndale House Publishers cerca di replicare il successo di Left Behind. La casa ha varato l'anno scorso due nuove collane di romanzi, una militare e una politica. Il primo romanzo della collana militare, Apocalypse Dawn ("Alba d'apocalisse") è uscito a luglio scorso, ed è il primo "romanzo cristiano" di un autore sperimentato, Mel Odom: è il primo di una serie di tre, che racconta la storia di un'unità militare sulla falsariga di Left Behind, i cui personaggi entrano ed escono anche da questi nuovi romanzi. Della collana politica sono usciti già i due primi thriller (anch'essi di una serie di tre), State Secrets ed End of State, di Neesa Hart.Come si precipitarono dietro Late Great Planet Earth, così ora i grandi editori laici s'infilano dietro il successo di Left Behind. Penguin Putnam ha varato la propria serie religiosa, che segue da vicino lo schema di Left Behind, intitolata The Prodigal Project, di Daniel Hart e Ken Abraham, costituita da sei romanzi: i primi tre, Exodus, Genesis e Numbers, sono già sugli scaffali.
Fa impressione che il grande successo editoriale per l'infanzia sia Harry Potter, un romanzo di magia, mentre i grandi successi librari per adulti, gli unici in grado di competere con il cinema, siano religiosi, o apocalittici o dietrologici complottisti. Avanti con "la guerra di civiltà" contro il fondamentalismo islamico!

Marco d’Eramo

Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” …