Gianni Riotta: Dalla Spagna alla Francia vince il partito Status Quo

08 Aprile 2004
L' avete già letto! Dove? Su Titanic! AAA, spot per questa rubrica. Nei giorni in cui il mondo, rapito, batteva le mani all' audace impresa del solito Zapatero, premier socialista a Madrid, i titoli grondavano la persuasione che Aznar pagasse il prezzo della servitù a Bush, nella guerra in Iraq. Opinione frettolosa e Titanic vi invitava a tenere gli occhi sul pingue fisico alla Commissario Maigret del primo ministro francese, Raffarin, anche lui a rischio elezioni. Zac, puntuale arriva la ghigliottina delle urne, e punisce l' orgoglioso presidente francese Chirac e Raffarin, Dioscuri conservatori, diventati a sorpresa idoli pacifisti nel bizzarro mondo globale. Non ci voleva Maga Magò per prevedere che l' insoddisfazione degli spagnoli contro "il guerrafondaio" Aznar si sarebbe riverberata Oltralpe contro il "nonviolento" Chirac. In Europa domina trasversale il PSQ, Partito dello Status Quo, indifferente alle bombe che brillano in Spagna e vengono scoperte d' un soffio a Londra (dove la prossima?). L' opinione pubblica diffida dal nuovo, Ogm, riforme del Welfare, tecnologie, "americanate". Ricordate il mito delle auto tedesche? Bene, National Public Radio, rispettata emittente di Washington, dedica un lungo servizio alle discussioni in corso alla Bmw, che ha perso gli standard leggendari di un tempo. Colpa del design? No, e neppure dei motori o del telaio. Il guaio è l' elettronica, dove l' Europa è fanalino di coda. L' amore dei concittadini dell' Unione per il presente ha mille ragioni comprensibili. Abbiamo goduto 60 anni di pace, mentre il mondo ribolliva di guerre, persecuzioni, massacri. Il nostro tenore di vita è magnifico, senza gli stress a stelle e strisce. Uno studio dell' economista Edward Prescott, "Perchè gli americani lavorano tanto di più degli europei?" (National Bureau of Economic Research), calcola che negli Usa si fatica il 50% più che in Francia, Germania e Italia (stima dati 1993-1996) malgrado una produttività migliore. Vent' anni fa eravamo noi a sudare di più e per Prescott sono le tasse basse che incoraggiano gli americani a stare in ufficio, mentre da noi si va in weekend. Guadagnare bene, vivere senza affanni tra capolavori d' arte: W lo Status Quo! Se un governo minaccia di toccare la realtà, gli elettori slittano dall' altra parte e il PSQ trionfa. Ricordate Jack Lang, il ministro della Cultura socialista francese perennemente abbronzato? Bene, un microfono galeotto acceso per sbaglio ne raccoglie l' illuminante dialogo con il portavoce del partito, Julien Dray: "Il governo lo battiamo - dice Lang - da domani ci toccherà governare e che facciamo?". "Non ne ho la più vaga idea - replica preoccupato Dray - per adesso non dir niente se non: Abbasso Raffarin!". Abbasso Aznar! Abbasso Raffarin! Davvero la grande, nobile, coraggiosa, storica sinistra d' Europa si riduce al "No!" urlato dall' opposizione, per poi finire battuti dai paladini dello Status Quo una volta al governo? I guai europei sono chiari: declino delle nascite, anemia economica e Welfare arcaico, scarse risorse nell' innovazione, sussidi all' agricoltura eccessivi, mancanza di integrazione fiscale e nella difesa, cacofonia in politica internazionale mentre si sogna un ruolo da superpotenza, fobia dell' emigrazione. Per affrontarli ci vorrebbe visione, ma chi si azzarda viene penalizzato. Romano Prodi pubblica sul Corriere un manifesto in cui dichiara, felpato, che lascerebbe le truppe italiane in Iraq, previo consenso internazionale, specchiando così la posizione del presidente Ciampi che ha elogiato le garanzie della Risoluzione 1511 dell' Onu. Subito partono i militanti dello Status Quo per limare, negare, ottundere e Zapaterizzare tutto. Anche Silvio Berlusconi ha sottovalutato la forza del PSQ che, regalandogli come offa il conflitto di interessi, ha in cambio cancellato ogni residua velleità di innovazione del Polo: ricordate la fine che il PSQ fece fare al ministro degli Esteri Renato Ruggiero? Chi vince le prossime elezioni? Il Partito dello Status Quo. L' avete letto qui per primi, poi non dite che non ve l' avevo detto!

Gianni Riotta

Gianni Riotta, nato a Palermo nel 1954, ha studiato all’Università di Palermo e alla Columbia University di New York. Ha lavorato come giornalista per varie testate da Roma e da …