Gabriele Romagnoli: Pausa anti-pubblicitaria
26 Luglio 2004
State per andare in vacanza. Bene. Guardate uno degli ultimi tg prima di partire. E in coda vi mettono un servizio del genere "consigli intelligenti". Una soave voce femminile vi invita a mettere medicinali in valigia. Aggiunge, con un vocabolario che solo i tg usano, "i giovani strizzano l'occhio alla prevenzione", invece altre classi d'età, ahi ahi ahi, turisti fai da te, che fanno? Non si portano dietro la cassetta del pronto soccorso. E fanno bene. Mentre lo penso appare un diagramma che accusa di superficialità i "viaggiatori esperti", quale immagino il mio passaporto mi qualifichi. Lo può dire soltanto Beppe Grillo nei teatri o possiamo provarci anche altrove? Chi paga questi soffietti? L'Associazione delle industrie farmaceutiche? C'è anche il farmacista connivente che suggerisce quali medicine sono proprio "indispensabili". E fa sentire in colpa chi non si adegua: o è sprovveduto o è superficiale.
Bene. Sono un viaggiatore esperto? So per esperienza che, salvo tu parta per qualche remota plaga bombardata di recente, esiste una farmacia e ha le pillole per la dissenteria, per il mal di testa, il Viagra, il collirio, i cerotti, le caramelle per chi ha smesso di fumare, i Tampax e i profilattici. Intervistano uno tutto fiero col suo kit del pronto intervento e dov'è che va? In California. Ti sei portato anche gli spaghetti? Come sai quale malattia ti prenderà se vai in Marocco? Non è che avranno medicianali specifici là? Vuoi coprire tutto lo spettro di possibilità con duecento bussolotti? E, diciamocelo, vuoi tirartela? Sei più incosciente se pensi di farti eventualmente consigliare da un farmacista di Rio o se lasci centocinquanta euro per strizzare l'occhio a una prevenzione a caso prima di decollare? Cos'hai, un attacco preventivo di diarrea? Lascia perdere, cambia canale, guarda il Discovery Channel e vedi se a Ibiza hanno inventato una farmacia. Ho l'impressione di sì.
Bene. Sono un viaggiatore esperto? So per esperienza che, salvo tu parta per qualche remota plaga bombardata di recente, esiste una farmacia e ha le pillole per la dissenteria, per il mal di testa, il Viagra, il collirio, i cerotti, le caramelle per chi ha smesso di fumare, i Tampax e i profilattici. Intervistano uno tutto fiero col suo kit del pronto intervento e dov'è che va? In California. Ti sei portato anche gli spaghetti? Come sai quale malattia ti prenderà se vai in Marocco? Non è che avranno medicianali specifici là? Vuoi coprire tutto lo spettro di possibilità con duecento bussolotti? E, diciamocelo, vuoi tirartela? Sei più incosciente se pensi di farti eventualmente consigliare da un farmacista di Rio o se lasci centocinquanta euro per strizzare l'occhio a una prevenzione a caso prima di decollare? Cos'hai, un attacco preventivo di diarrea? Lascia perdere, cambia canale, guarda il Discovery Channel e vedi se a Ibiza hanno inventato una farmacia. Ho l'impressione di sì.
Gabriele Romagnoli
Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) Giornalista professionista, a lungo inviato per “La Stampa”, direttore di “GQ” e Raisport è ora editorialista a “la Repubblica”. Narratore e saggista, il suo ultimo libro è …