La guerra dell’acqua in Bolivia

02 Dicembre 2005
La Banca mondiale ha accolto la richiesta d’indennizzo di 25 milioni di dollari presentata da due multinazionali, l'Edison e la Bechtel, allo stato boliviano per la mancata privatizzazione dell’acqua. Una notizia che ha messo in allarme la Coordinadora del Agua y la Vida, il movimento che si batte contro la privatizzazione dell’acqua, soprattutto per il valore di ‟precedente” giuridico che una decisione del genere, se confermata, potrebbe assumere.
A seguito delle proteste, la Bechtel (multinazionale Usa) ha chiesto due settimane di tempo per decidere se ritirare la denuncia.
Ma facciamo un passo indietro. I protagonisti di questa vicenda sono il consorzio multinazionale Aguas del Tunari, controllato dalla londinese International Waters Ltd, a sua volta sotto il controllo della Bechtel Corporation di San Francisco, e la Banca Mondiale. Sotto il controllo di queste due ‟entità” parte il progetto di privatizzazione dell’acqua in Bolivia. Nell'aprile del 2000 la popolazione di Cochabamba, non potendo sostenere le tariffe imposte dalle multinazionali, insorge. Centinaia di migliaia di persone scendono in strada a protestare. Risultato: centinaia di feriti, un ragazzino di 17 anni ucciso con un colpo di fucile al volto, arresti e deportazioni di attivisti nella notte. La Bechtel è costretta ad andarsene. Adesso, a cinque anni di distanza, arriva il conto da pagare per quella rivolta.

Per approfondire il problema della privatizzazione dell’acqua, che riguarda tutti, non solo la Bolivia, proponiamo un estratto da La signora di Narmada di Marina Forti, in cui si raccontano i dettagli della terribile vicenda che ha coinvolto il popolo boliviano, e che, come abbiamo visto, ancora non si è conclusa.

La signora di Narmada di Marina Forti

Questo libro parla di popolazioni, risorse naturali e conflitti. Attraverso il racconto di 25 "casi", disegna un mondo in cui si intrecciano crisi ecologiche e movimenti sociali fornendo il quadro dei nuovi conflitti che sempre più segneranno, in modo drammatico, il destino di questo s…