Marco D'Eramo: In Arizona è meglio fare i maiali

30 Ottobre 2006
Martedì 7 novembre gli statunitensi sono chiamati a rinnovare tutta la camera dei deputati, un terzo dei senatori, eleggere 27 governatori e innumerevoli altri funzionari: giudici, di provincia e di stato, giudici delle varie corti supreme, sceriffi, tesorieri, membri dei consigli scolastici... Ma non basta: in ogni stato i cittadini sono chiamati a pronunciarsi su una miriade di referendum. Alcuni sono serissimi, come in California la Proposition 87 che intende tassare l'estrazione di petrolio fino a ricavare 4 miliardi di dollari da destinare alla ricerca e messa a punto di fonti energetiche pulite. Altri sono dettati dalla disperazione economica, come il referendum Learn and Earn (‟Impara e Guadagna”), su cui voteranno i cittadini dell'Ohio, per autorizzare l'apertura di nuove case da gioco con cui finanziare il sistema scolastico in bancarotta. In Arizona i cittadini dovranno pronunciarsi su vari argomenti, tra cui l'aumento del salario minimo e l'esclusione degli immigrati illegali dalle coperture sanitaria e pensionistica. Ma il più balzano è un terzo referendum sottoposto agli arizoniani, sull'allargamento delle gabbie in cui sono chiuse le scrofe gravide: le dimensioni attuali costituirebbero un atto di crudeltà verso gli animali. L'argomento ha suscitato una discussione appassionata, riferita dal Wall Street Journal: proponenti e oppositori hanno speso in pubblicità un milione di dollari per parte, con spot tv girati di nascosto e con studi scientifici sulla psicologia dei maiali. In realtà in Arizona il provvedimento riguarderebbe un solo impianto, Pig for Farmer John, in cui vengono allevati 140.000 animali. Qui dipendenti sensibili hanno filmato le sofferenze delle scrofe: già nel 1906 Upton Sinclair scriveva che nei mattatoi di Chicago potevi sentire ‟il grugnito dell'universo”. Ma l'aspetto più interessante di questo referendum è costituito dai sondaggi, che vedono un 72% di arizoniani favorevoli a dilatare le gabbie, e il 16% contrari. Fin qui nulla di strano: segno solo di una delicata sensibilità d'animo. Il dato più bizzarro è che lo stesso 70% è favorevole alle misure punitive contro i clandestini. Peccato che gli immigrati non grugniscano!

Marco d’Eramo

Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” …