Marco D’Eramo: Le palpebre di Olmert

16 Gennaio 2007
La notizia è clamorosa e segna una svolta epocale nella travagliata storia del Medio Oriente. In un dispaccio intitolato ‟Le palpebre di Olmert fanno aggrottare le sopracciglia”, il quotidiano ‟Ha’aretz” riferisce infatti che il premier israeliano Ehud Olmert si è sottoposto a una blefaroplastica, cioè a un intervento di chirurgia estetica per sollevare le palpebre. L’intervento, in anestesia locale, è durato 40 minuti ed è stato eseguito all’insaputa del consiglio dei ministri. In un paese ipersensibile alla salute del governo, soprattutto dopo il travagliato coma di Ariel Sharon, tanta discrezione ha fatto discutere.
Si sapeva da tempo che Olmert avesse una visione assai parziale di quel che succede in Medio Oriente, in particolare in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Adesso sappiamo perché: guardava i territori palestinesi a occhi semichiusi, che per forza limitavano la sua prospettiva. Ma ancora più interessante è che Olmert fosse conscio di questa sua menomazione ocular/politica: non lo ritenevamo capace di tanta consapevolezza e determinazione: ha deciso infatti l’intervento chirurgico con la stessa fulminea prontezza con cui ha ordinato l’invasione del Libano, sperando però in un esito migliore: che la palpebra si sollevi più che le sorti del suo governo dopo l’intervento militare.
Questa chirurgia estetica getta anche nuova luce sull’impasse in cui versa il processo di pace: adesso capiamo perché Olmert non riusciva a lanciare occhiate d’intesa con il presidente palestinese Mahmud Abbas e chiudeva risolutamente gli occhi di fronte agli effetti della propria politica che spingeva per disperazione il popolo palestinese nelle braccia di Hamas. Magari ora considererà a occhi aperti il tragico destino a cui sta avviando il popolo israeliano con l’aizzare tra i musulmani un odio e un risentimento che dureranno secoli. L’unico timore è che le proposte di pace di Olmert continuino a essere solo di facciata, anzi di faccia, mero lifting per una logica di pura espulsione di tutti i cittadini palestinesi. Il timore è che, come la palpebra, anche i toni conciliatori in presenza della segretaria di Stato Usa, Condoleeza Rice, siano solo un maquillage. Se la pace potesse ridursi a un’iniezione di Botox!

Marco d’Eramo

Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” …