Luigi Forte: Hugo Claus. Scriveva contro ogni ipocrisia

21 Marzo 2008
Hugo Claus, il più grande scrittore di lingua nederlandese, è stato più volte candidato al premio Nobel. ‟Il cruccio delle Fiandre”, lo definiva sua nonna senza sapere che il meglio doveva ancora arrivare. Il giovane Hugo non esita ad abbandonare casa, scuola e famiglia, si cerca lavori stagionali nella provincia francese, frequenta i caffè parigini e viaggia per il mondo. Lo aiutano estro e anticonformismo: scrive poesie, drammi, romanzi. Perfino Calvino confessa di essere stato affascinato durante un viaggio in America nel 1959 da quell’‟omaccione biondo con una bellissima moglie attrice di rivista”. Il giovane eccentrico e anarcoide fustiga senza pietà i suoi conterranei frugando con fantasia grottesca e impietosa nel mondo piccolo-borghese della provincia, di cui coglie menzogne e debolezze. Nel 1968 uno spettacolo teatrale con tre uomini nudi gli costò il carcere. Dopo anni di scrittura caratterizzata da una forte tensione morale e dal rifiuto di ogni forma di ipocrisia Claus raggiunge nel 1983 il successo internazionale con La sofferenza del Belgio, un grande affresco del suo paese alla vigilia della seconda guerra mondiale. Quella complessa realtà, fatta di orrori e tradimenti, di speranze e nostalgie per un mondo migliore è colta attraverso la maturazione di un ragazzo undicenne, Louis Seynaeve, e il suo itinerario di formazione dalla bigotta realtà di un collegio all’adesione alla gioventù hitleriana. Ma dietro il destino del giovane si spalanca una realtà in cui trionfano la corruzione, l’ambiguità politica e il vuoto dei valori morali. Come altresì nell’altro romanzo presentato in Italia, Corrono voci, in cui il ritorno dal Congo negli anni Sessanta del giovane disertore René, piagato nel corpo e nella psiche, innesta nel suo paese natale una trama fitta di supposizioni e piccole vendette che nascondono tutta la degenerazione di una desolata provincia. Hugo Claus è stato un grande scrittore caparbio e incorruttibile, un moralista fantasioso, un artista estroso e inquieto capace di misurarsi con le forme più diverse e perfino con il cinema. Amore, poesia e ribellione erano i suoi precetti che aveva assorbito dalla lezione del surrealismo. E vi ha tenuto fede fino in fondo, con totale libertà, anche di fronte alla morte.

Hugo Claus

Hugo Claus (1929-2008), autore belga di lingua neerlandese, ha pubblicato romanzi, opere teatrali (una gli procurò una condanna alla prigione nel 1968 per aver messo in scena tre uomini nudi) …