Novità Feltrinelli Gramma
“Ogni anno in tutto il mondo mille persone perdono la vita per colpa di un fulmine. Io non sono tra queste.” Così comincia la storia di Anna, che cresce insieme...
Icastico e feroce nella scelta del titolo, Zara lo è meno raccontando vita, morte (agonistica) e miracoli (pochi) dei bidoni. Direi che li considera quasi con simpatia, con la delicatezza che si riserva alle formiche avvisandole che stanno arrivando gli elefanti, e con quel tanto di leopardiano (da cronista, si capisce, mica in endecasillabi) che comporta il sabato del villaggio cui segue la domenica dello stadio. A modo suo, questa passeggiata tra le foglie secche assomiglia a Spoon River formato pallone.
(dalla prefazione di Gianni Mura)
Da Aaltonen a Zavarov, passando per Danuello, Edmundo, Caraballo, Gascoigne, Maradona (Hugo, fratello di), Pancev, Tuta, Vampeta... La penna di Furio Zara dribbla il facile sentimentalismo e la tentazione sadica attraversando con sguardo graffiante, ma anche affettuoso e poetico, le storie di bidoni pirotecnici e incompresi, fuggitivi e reietti, di braccia rubate all’agricoltura, di calciatori miracolati e campioni sfortunati o invecchiati male, di eroismi in panchina e disastri in campo.