Ogni genitore, a un certo punto della sua onorata carriera, si troverà prima o poi nella condizione di lasciar andare il proprio figlio. Anzi, questa dovrebbe essere la sua vera missione.
Bisognerebbe saperlo, eppure quanto è difficile accettarlo.
Allora, come ci si prepara a questo momento? Come fare per non disperdere inconsapevolmente trappole che ostacolano il percorso? Come dirigerci, noi e i nostri figli, con serenità e saggezza verso l’inevitabile volo?
Emily Mignanelli traccia in questo libro una “teoria del distacco”, di un quieto e dignitoso congedo dal “contratto a tempo determinato” della genitorialità.
Si rivolge al lettore perché segua una via educativa in grado di fornire ai figli i giusti spazi, tempi e strumenti per non tenerli ingabbiati in dinamiche di dipendenza affettiva, costretti in una vita di libertà apparente, ma in realtà alla cavezza di un controllo familiare che, per troppo amore, finisce per stritolarli.
Imparare a lasciare spazio, a fare un passo indietro sono doveri genitoriali, tanto quelli iniziali di cura e accudimento. Permettere a ciascuno di salpare con la propria barca nell’oceano della vita è un atto di amore, il più grande, al quale ci si allena durante tutte le fasi di crescita di un figlio.
Così pure, atto di amore verso noi stessi e grande insegnamento per i figli lo è riprendere in mano la nostra vita, ripartendo dalla domanda che forse, diventati adulti, abbiamo lasciato in sospeso: “Chi voglio essere io da grande?”.
Dalla “donna che sussurra ai bambini”, un nuovo libro illuminante sul rischio più grande di essere genitori: non smettere mai di esserlo.
“Questo libro è pieno di rivelazioni, per accogliere il bambino che siamo stati così profondamente da poterlo salutare per sempre. Che non significa abbandonarlo. Leggete, leggete, assolutamente leggete.”
Chiara Gamberale su Non basta diventare grandi per essere adulti