Frutto di una ricerca durata diversi anni, questo libro descrive, grazie a
tecniche etnografiche, i mondi criminali di una città dell’Italia del Nord.
Vecchi contrabbandieri, uomini d’onore e camorristi, rapinatori, organizzatori
del gioco d’azzardo, ma anche prostitute, italiane e straniere, spacciatori,
ladruncoli e bidonisti (le diverse ombre cui allude il titolo) raccontano le
loro attività passate e presenti, oltre che i rapporti con clienti, vittime e
complici. I mondi criminali, illustrati dalla viva voce dei protagonisti,
risultano così inestricabilmente connessi alla vita quotidiana della città,
anche se perlopiù invisibili.
L’immagine del crimine è molto diversa da quelle prevalenti nell’opinione
pubblica. Se si escludono le attività di ladruncoli o scippatori (oggetto di
una paura diffusa), i mondi criminali non sono altro che luoghi in cui vengono
venduti beni e servizi per la società legittima: corpi da usare, sostanze
proibite, azzardi clandestini, credito illegale. Il crimine appare come il
retrobottega di un mondo abbacinato dal denaro e dal consumo. Questo libro vuole
essere più di una descrizione sociologica. Benché cerchi di essere oggettivo e
rinunci a qualsiasi compiacimento, non arretra di fronte alle realtà più dure
della vita segreta di una città e disegna il racconto etnografico della sua
storia.