Un libro incalzante, asciutto e potente, che racconta la follia della guerra – di tutte le guerre – descrivendo gli eventi nelle loro risonanze emotive.
Per quello che Patryk ricorda, nel suo villaggio polacco i soldati russi ci sono sempre stati. Patryk ha dodici anni e vive una vita serena, scandita dalle avventure con la sua banda di amici, fino al giorno in cui i tedeschi sganciano una bomba sulla scuola. La Grande Guerra irrompe così nella vita dei ragazzi.
Nonostante la paura, il gruppo di amici vede l’arrivo dei tedeschi come un’opportunità per rendere più interessante la loro guerra dei bottoni, una sfida a chi riesce a rubare il bottone più speciale dalle divise dei soldati. Ora ai bottoni russi si aggiungono quelli tedeschi. Jurek – che del gruppo di amici è il più povero, senza genitori, affidato a una sorella con cui litiga continuamente – prende la sfida troppo sul serio e convince gli altri a non fermarsi davanti a nulla. Prima c’è il furto dei bottoni dalle divise dei soldati tedeschi ospitati a casa dei ragazzi, poi da un cadavere trovato nel bosco. L’escalation sembra non avere fine, ma Patryk non riesce a tirarsi indietro: ha capito che c’è qualcosa di insano e malato nell’amico e non può permettere che diventi re...