Gino Strada

Gino Strada (1948-2021) è stato chirurgo di guerra e uno dei fondatori di Emergency, l’associazione umanitaria che offre cure alle vittime della guerra e della povertà, con la quale è stato impegnato su tutti i fronti di guerra, dall’Afghanistan alla Somalia, dall’Iraq alla Cambogia e al Sudan. Con Feltrinelli ha pubblicato Pappagalli verdi (1999), che ha vinto il premio internazionale “Viareggio Versilia 1999” e continua a riscuotere un grande successo, Buskashì. Viaggio dentro la guerra (2002) e, postumi, Una persona alla volta (2022) e Diario di un sogno possibile (2023; a cura di Simonetta Gola, con le illustraziooni di Marcella Onzo).

Gino Strada

Gino Strada vince il Right Livelihood Award

Gino Strada vince il Right Livelihood Award 2015. La premiazione a Stoccolma il 30 novembre.

Gino Strada vince il Right Livelihood Award

Gino Strada vince il Right Livelihood Award 2015. La premiazione a Stoccolma il 30 novembre.

È morta Teresa Strada

La Casa Editrice Feltrinelli con tutti gli autori e amici partecipa con profondo affetto al grande dolore di Gino, di Cecilia e di tutta Emergency per la perdita di Teresa, infaticabile e coraggiosa interprete delle emergenze del mondo. Ci mancherà.

La liberazione di Mastrogiacomo. Quell’abbraccio con Gino Strada

‟Mi sembrava un talebano”, racconta Gino Strada. ‟Vestito in quel modo era irriconoscibile anche per me, era dal 7 marzo che non pensavo altro che a Daniele, ma in quel momento l’ho scambiato per uno di loro, un afgano delle montagne”.

Rapimento di Mastrogiacomo, in pista Gino Strada

‟Non tratterò con nessuno, Emergency metterà a disposizione i suoi contatti, contatti che ci vengono dalla nostra credibilità. Siano qui dal 1999 e abbiamo 30 cliniche sparse per il paese, senza mai chiedere un soldo a nessuno”. Colloquio con Gino Strada.

Gino Strada: Ma l’abolizione della guerra non è un’utopia di sinistra

In questa lettera indirizzata a Ezio Mauro, direttore de ‟la Repubblica”, Gino Strada difende la sua totale opposizione alla guerra, non come scelta di ‟estrema sinistra”, ma come necessità profonda e personale basata sull’esperienza di ogni giorno.

Gino Strada: Noi pacifisti nell'inferno di Baghdad

Tre ipotesi per spiegare il sequestro delle due italiane e dei due iracheni. Come si risponde? Come si ridà la parola al popolo dell'arcobaleno? Non con l'unità nazionale, la stessa che ci ha portato in guerra con la menzogna dell'aggettivo "umanitaria".

Il “santo viaggiatore” ci ha lasciati

Tiziano Terzani, uomo di pace, nel ricordo di Gino Strada e di Furio Colombo.

Gino Strada: "Per la pace ci sono e ci sarò sempre". Ricordo di Tiziano Terzani

Con la sua veste di cotone bianco come la barba, i sandali e una borsa di cuoio a tracolla, Tiziano era apparso come in una visione, nei giardini dell’ospedale di Emergency a Kabul: era l’inverno del 2001.

Il governo si scaglia contro Gino Strada

"Nè Gino Strada nè Emergency hanno mai detto di avere le prove che sia stato pagato un riscatto per la liberazione degli ostaggi italiani"

Nella Cgil c'è un nuovo operaio: Gino Strada

Ovazioni e tessera onoraria Fiom per il fondatore di Emergency. Si vede che c'è feeling tra il fondatore di Emergency e la Fiom, tra Strada e Rinaldini. Cos'è che tiene unita questa strana coppia? È l'amalgama tra due sostantivi: pace e diritti.

La verità di Gino Strada: "La liberazione è costata nove milioni di dollari"

"Gli americani hanno suonato alla porta e si sono presi quello per cui il governo italiano ha pagato nove milioni di dollari: gli ostaggi". Non un blitz militare, dunque, ma una "presa in consegna" dei sequestrati dietro pagamento di un riscatto.

Emergency. L'utile missione

È grazie al lavoro di solidarietà che Emergency ha svolto per anni in Iraq se la diplomazia di pace di Gino Strada è riuscita a ottenere che i rapitori bloccassero l'esecuzione dei prigionieri, programmata e annunciata dopo l'omicidio di Quattrocchi.

Intervista a Gino Strada: «Dite no a una scelta infernale»

Gino Strada non è certo uno che si tira indietro quando si tratta di mettersi in gioco a fini umanitari… ma ieri la sua voce che ci arrivava da Sulaimaniya - nel nord-est curdo dell'Iraq - non era affatto tranquillizzante. Anzi.

Gino Strada: I ragazzi di Nassiriya

L'umanità potrà avere un futuro solo se verrà messa al bando la guerra, se la guerra diventerà un tabù, schifoso e rivoltante per la coscienza e per la ragione.

Gino Strada: Né un soldo né un uomo

La mattina abbiamo l'abitudine, qui nell'ospedale a Kabul, di dare un'occhiata ai titoli dei quotidiani su Internet. Dal Corriere del 2 febbraio vengo a sapere di essere un Signor Né-Né, di non essere «né con Saddam né con la guerra».

A Gino Strada il Premio Palatucci di Montella

E' stato conferito a Gino Strada il Premio Palatucci di Montella (AV) per il 2003. Si tratta del premio in memoria del questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei dai campi di concentramento e che a sua volta morì a Dachau.

Gino Strada ricevuto dal Papa

Il fondatore di Emergency ricevuto in Vaticano mercoledì 11 dicembre 2002. Il Pontefice gli ha concesso un incontro nel giorno delle udienze. Il testo della lettera che Strada ha inviato al Papa.

A Gino Strada la "Coppa di Nestore"

A Gino Strada il premio "Coppa di Nestore". Il premio, giunto alla sua terza edizione, è stato consegnato a Ischia da Candido Cannavò.

Gino Strada: E i cannoni divennero cannoli. Una fiaba

A Genova, dopo aver aperto il ciclo di ‟Racconti dalla baia del silenzio” Maurizio Maggiani ha ceduto la sua seggiola in riva al mare a Gino Strada di Emergency. Strada ha letto una sua fiaba inedita, scritta per il Premio Andersen, che pubblichiamo.

Gino Strada sulla guerra

Da Kabul il chirurgo di Emergency parla di guerra.