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Quando il piccolo Lang Lang riceve un pianoforte per il terzo compleanno, non sa che per molto tempo quello strumento sarà il suo unico amico. I genitori – entrambi discendenti da famiglie in cui la musica ha da sempre esercitato un ruolo centrale ed entrambi drammaticamente segnati dalla Rivoluzione culturale – hanno stabilito il suo futuro: Lang Lang deve farcela, deve diventare il numero uno, deve dimostrare a tutto il mondo il suo genio e, soprattutto, deve realizzare i sogni che a loro sono stati negati.
Il padre costringe Lang Lang a giornate di sofferenze estreme. Ore e ore chino sulla tastiera, insegnanti violenti, cibo e acqua razionati. L’unica pausa è costituita da una mezz’ora di tv per guardare Tom&Jerry.
All’età di sette anni, Lang Lang – dopo essere vissuto due anni ostaggio del padre in un sobborgo di Pechino esercitandosi per dodici ore al giorno – entra al conservatorio della capitale. Da qui in poi è un crescendo di esibizioni, concorsi vinti e borse di studio, fino all’approdo negli Stati Uniti, dove a soli diciotto anni diventa uno dei più noti pianisti al mondo.
La mia storia è la testimonianza di uno dei grandi geni creativi del ventunesimo secolo, ma è anche molto di più. Con uno stile asciutto Lang Lang descrive lucidamente la Cina post Rivoluzione culturale, presa in un gorgo in cui si alternano aperture e volgarità, antica corruzione e nuova fratellanza con il capitale globale.
Lang Lang compone un personale romanzo di costruzione. La costruzione di un genio.
Il padre costringe Lang Lang a giornate di sofferenze estreme. Ore e ore chino sulla tastiera, insegnanti violenti, cibo e acqua razionati. L’unica pausa è costituita da una mezz’ora di tv per guardare Tom&Jerry.
All’età di sette anni, Lang Lang – dopo essere vissuto due anni ostaggio del padre in un sobborgo di Pechino esercitandosi per dodici ore al giorno – entra al conservatorio della capitale. Da qui in poi è un crescendo di esibizioni, concorsi vinti e borse di studio, fino all’approdo negli Stati Uniti, dove a soli diciotto anni diventa uno dei più noti pianisti al mondo.
La mia storia è la testimonianza di uno dei grandi geni creativi del ventunesimo secolo, ma è anche molto di più. Con uno stile asciutto Lang Lang descrive lucidamente la Cina post Rivoluzione culturale, presa in un gorgo in cui si alternano aperture e volgarità, antica corruzione e nuova fratellanza con il capitale globale.
Lang Lang compone un personale romanzo di costruzione. La costruzione di un genio.
Lang Lang
Lang Lang (Shenyang 1982) ha cominciato a suonare il pianoforte all'età di tre anni e da allora non ha mai smesso. Diplomato al conservatorio di Pechino, ha collaborato con le …
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