Tra “buona madre” e “cattiva madre” le sfumature sono infinite. Ammetterlo è il primo passo per rinascere.
È difficile ammettere che una madre possa essere inadeguata nei confronti di suo figlio, perché una madre, per il senso comune, è necessariamente una buona madre. Ma alcune donne hanno senza dubbio, nella gestione di questo ruolo, un approccio tossico. Madri negligenti, narcisiste, svilenti, evitanti, distruttive, vanitose, violente: in comune hanno il fatto che sono difficili da smascherare, perché non le si vuole vedere, o perché solo nell’ambiente familiare esercitano la loro violenza, spesso sottile, giocando su un sentimento e un bisogno essenziale del bambino, sentirsi amato. Il trauma del maltrattamento materno, nelle sue varie declinazioni, segna non solo l’infanzia ma anche la maturità di un individuo, soprattutto quando la sofferenza è taciuta. Questo libro aiuta a capire i meccanismi che portano le madri a ferire e indica il cammino per guarirne; un cammino difficile, anche da adulti, perché a volte tra le due parti s’instaura una forma di dipendenza malata.
Anne-Laure Buffet apre delle strade per recuperare autonomia e fiducia in se stessi, per elaborare il lutto della madre ideale, liberando così nuove forze e nuove risorse affettive.