Al momento della sua morte nel 1984, all’età di cinquantotto anni, Michel Foucault si era affermato come una delle menti più brillanti del Ventesimo secolo. Per scrivere la biografia definitiva del grande filosofo, Didier Eribon ha attinto alle interviste che gli aveva fatto personalmente e ai resoconti dei testimoni più vicini a Foucault in tutte le fasi della sua vita: la madre, gli insegnanti di scuola, i compagni di classe, gli amici e nemici nella vita accademica e i celebri compagni di attivismo politico, tra cui Gilles Deleuze e Yves Montand. Eribon ha ripercorso le orme del suo soggetto peripatetico, dalla Francia alla Svezia alla Polonia, dalla Germania alla Tunisia, dal Brasile al Giappone, fino agli Stati Uniti. Il risultato è una narrazione serrata, avvincente e rigorosamente documentata che ci avvicina alla verità sulla vita del pensatore che si sostituì a Sartre nel ruolo dell’intellettuale parigino e cosmopolita. E ci spinge a considerare seriamente l’idea che tutti i suoi libri siano davvero, proprio come Foucault disse alla fine della sua vita, “frammenti di un’autobiografia”.
Una grande narrazione di vita e di pensiero, che ricostruisce il dibattito internazionale culturale, politico e intellettuale dal Dopoguerra alla fine del Novecento. È la storia di un uomo e del suo secolo.
“L’insubordinazione al mondo così com’è, la reticenza di fronte ai poteri e alle norme che tengono in scacco la libertà e le possibilità della soggettività costituiscono il punto di partenza dell’analisi storica e politica.”
Chi era quest’uomo, Michel Foucault? Che cos’è un’esistenza filosofica? La biografia definitiva del più grande pensatore del Novecento.