Descrizione
Un canonico e un abate imprigionati nel 1606 per reati comuni; l’interdetto lanciato da papa Paolo v contro la repubblica di Venezia e la proibizione di messe e sacramenti in tutto lo stato; una ‟guerra di scritture” firmate da autori illustri (come Paolo Sarpi) o oscuri, spesso nascosti da pseudonimi fantasiosi. Questa vicenda famosa viene qui raccontata da punti di vista diversi e inattesi: il mercato di Rialto e l’anticamera del Palazzo Ducale, le calli e le botteghe – in una Venezia indimenticabile, popolata da mercanti e da spie, da nobili e da artigiani, da ambasciatori, barbieri e prostitute. Attraverso l’analisi di testimonianze d’ogni genere (libelli a stampa e manoscritti, cartelli in dialetto, pettegolezzi, denunce) emerge una storia politica in cui alto e basso, segretezza e propaganda si alternano intrecciandosi. La politica dell’informazione e l’informazione come fatto politico, ci spiega Filippo de Vivo, sono cominciate molto tempo fa. Questo libro ne ricostruisce un capitolo in maniera esemplare.
Conosci l’autore
Filippo de Vivo
Filippo de Vivo, storico dell’età moderna, dopo gli studi all’Università di Cambridge e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ha svolto attività di ricerca al Trinity College di Cambridge e insegna attualmente al Birkbeck College dell’Università di Londra. Si occupa principalmente di storia politica, sociale e culturale dell’età moderna in Italia, con particolare attenzione per la storia del libro e della comunicazione. Ha pubblicato Information and Communication in Venice: Rethinking Early Modern Politics (Oxford University Press, 2007), dalla cui ricerca è poi nato Patrizi, informatori, barbieri (Feltrinelli, 2012).
Extra
Dettagli
- Marchio:
- FELTRINELLI
- Data d’uscita:
- Febbraio, 2012
- Collana:
- Campi del sapere/Culture
- Pagine:
- 480
- Prezzo:
- 35,00€
- ISBN:
- 9788807104794
- Genere:
- Saggistica, Università