‟Per me, il genere fantastico è sempre politico. Oltre a Gulliver ci sono tanti esempi, da Cyrano de Bergerac che ha raccontato i viaggi nei regni del sole e della luna a Tommaso Moro con la sua Utopia. Per questo definire Fata morgana un romanzo, come più d'uno ha fatto, mi sembra improprio…. Gulliver è un modello dei libri di viaggi fantastici e in paesi immaginari, un genere letterario classico soppiantato dalla fantascienza. Quando da giovane andai a studiare in Inghilterra, volevo tradurre tutto Swift, e Gulliver è stato un po' la luce della mia giovinezza, nel senso che è l'anti-romanzo, la parodia del romanzo di viaggio che s'inserisce in una vena fantastica che risale all'antichità e ha avuto tante deviazioni. La prosa del mio libro somiglia un po' a quella di Gulliver, che è uno dei primi tipi di prosa moderna. Voltaire era un grande ammiratore di Gulliver, e il suo stile viene da lì.”