
Cacciatrice di serpenti. Intervista a Carla Del Ponte
‟Falcone l’ho visto arrabbiarsi una volta sola, a Palermo, durante l'interrogatorio con un mafioso. Ma sapeva di essere ad alto rischio, prendeva le sue cautele. Non mi faceva mai salire in macchina con lui, in caso di attentato. Me l'ha chiesto una volta sola, ma mi sono rifiutata io. Gli ho detto: non voglio rischiare di morire perché guidi tu. Guidava malissimo, un disastro. L’ho visto un mese prima che lo uccidessero, ed era preoccupato, questo sì. Poi mi ha telefonato un agente della nostra scorta, io ero a casa mia, in Val Maggia. L’agente piangeva, mi ha detto che Giovanni era morto.”

Tre domande a Francesco Renga
Francesco Renga è il ritratto della serenità. Eppure quel sorriso disarmante nasconde l’inquietudine alla base di Ferro e cartone, il nuovo album, e di Come mi viene, il suo primo romanzo...

Traslocando. Colloquio con Francesco Renga
Arriva nelle librerie Come mi viene, romanzo d’esordio di Francesco Renga che gira (con zero artificio e molta inquietudine) intorno ‟a uno che molla tutto per mettersi a fare il traslocatore, a svuotare le case di oggetti e ricordi”. Le sue storie sono le stesse che riempiono le canzoni di Ferro e cartone, vero e proprio concept album.

Alle radici dell'Europa violenta. Intervista a Hugo Claus
‟Essere umani significa, di necessità, essere un po’ corrotti. È più pratico. Se dei soldati armati di mitra si presentassero alla sua porta e le chiedessero l suoi genitori sono qui?’, lei, volendo essere onesta, dovrebbe dire Sì’. Nei suoi panni, un giansenista penserebbe È la mano di Dio che opera’ e permetterebbe che i suoi genitori venissero uccisi. Una gentile, piccola corruzione è meglio allora del dire sempre la verità...” osserva Hugo Claus...