Giorgio Bocca: Due governi un pensiero unico
04 Agosto 2003
Hillary Clinton ha così descritto il gruppo di comando repubblicano al
governo, la cricca di Bush: "Sono degli estremisti e sono molto chiari su
ciò che vogliono. Stanno cercando di smantellare il governo federale, stanno
cercando di riempire i tribunali di estremisti il cui compito è quello di
abolire la maggior parte dei diritti civili e dei diritti del lavoro, come pure
dei sistemi di protezione ambientale. Non credo si possa parlare di una
cospirazione di destra, ma di un programma di destra radicale che viene
apertamente perseguito". Salvo alcuni particolari, una fotocopia del
sistema berlusconiano. Il terzista Paolo Mieli si lamenta della ossessione anti
berlusconiana della sinistra e dell´intellighenzia in genere, ma come non
essere ossessionati dai personaggi e da una congiuntura che nascono dal peggio e
ribadiscono il peggio del capitalismo estremo? Bush e Berlusconi sembrano nati
dallo stesso padre con le stesse idee in testa perché la globalità del mondo
dei ricchi non è una invenzione, ma un pesantissimo dato di fatto. Entrambi
agiscono in una società in cui la filiera di comando delle democrazie liberali
è superata: non più la delega popolare a governare nell´ambito delle
istituzioni e delle leggi, ma il controllo dei mass media per il consenso di
massa al pensiero unico, non più il riformismo per migliorare le leggi e
aggiornare le istituzioni, ma una controriforma che assicura ai ricchi e potenti
piena libertà di azione e impunità.
La giustizia italiana ha dovuto accettare le controriforme berlusconiane come quella americana le leggi speciali che l´hanno profondamente cambiata, violata. Si mantengono formalmente le istituzioni fondamentali della democrazia ma le si svuota, le si imprigiona. Si afferma solennemente da entrambe le parti che la democrazia è salva e rispettata e che chi lo nega è un fazioso, ma il legislativo torna agli ordini dell´esecutivo e la impunità esenta il potere da ogni controllo.
In entrambi i sistemi si afferma una tirannide mistica. Bush e Berlusconi non perdono occasione per affermare che il mondo è diviso fra il Bene e il Male e che loro ovviamente stanno dalla parte del Bene. Purtroppo, la loro provvidenziale direzione viene ostacolata dai disobbedienti e traditori, tesi che fu uno dei caposaldi della propaganda mussoliniana e delle dittature in genere.
Entrambi sono dei liberisti i quali però hanno ben presente che lo Stato controlla più del cinquanta per cento della ricchezza nazionale; e liberi e impuniti come sono di questa ricchezza si servono per favorire le loro clientele e aumentare i loro patrimoni personali. Bush che era amministratore di una azienda fallita ha venduto le sue azioni prima del crack e a chi gli rimproverava di non aver informato le autorità di controllo ha risposto: "Me ne ero dimenticato". La Fininvest di Berlusconi è arrivata a un patrimonio di 15 mila miliardi di lire, Mediaset ha superato la Rai e un uomo del cavaliere amministra la televisione di Stato come uomini suoi dirigono il ministero della Giustizia.
Simile da noi e in America il radicalismo di destra, lo spoils system che mira unicamente a far bottino, la marea di mediocri che sale nei ministeri, nelle amministrazioni, nelle televisioni, nei giornali, persino nello spettacolo, perché anche questo è un aspetto comune, badare unicamente ai posti, non alla qualità degli occupanti. Attenti all´ossessione antiberlusconiana, dice Paolo Mieli. Ma non sarebbe meglio stare attenti allo sfasciacarrozze Berlusconi?
La giustizia italiana ha dovuto accettare le controriforme berlusconiane come quella americana le leggi speciali che l´hanno profondamente cambiata, violata. Si mantengono formalmente le istituzioni fondamentali della democrazia ma le si svuota, le si imprigiona. Si afferma solennemente da entrambe le parti che la democrazia è salva e rispettata e che chi lo nega è un fazioso, ma il legislativo torna agli ordini dell´esecutivo e la impunità esenta il potere da ogni controllo.
In entrambi i sistemi si afferma una tirannide mistica. Bush e Berlusconi non perdono occasione per affermare che il mondo è diviso fra il Bene e il Male e che loro ovviamente stanno dalla parte del Bene. Purtroppo, la loro provvidenziale direzione viene ostacolata dai disobbedienti e traditori, tesi che fu uno dei caposaldi della propaganda mussoliniana e delle dittature in genere.
Entrambi sono dei liberisti i quali però hanno ben presente che lo Stato controlla più del cinquanta per cento della ricchezza nazionale; e liberi e impuniti come sono di questa ricchezza si servono per favorire le loro clientele e aumentare i loro patrimoni personali. Bush che era amministratore di una azienda fallita ha venduto le sue azioni prima del crack e a chi gli rimproverava di non aver informato le autorità di controllo ha risposto: "Me ne ero dimenticato". La Fininvest di Berlusconi è arrivata a un patrimonio di 15 mila miliardi di lire, Mediaset ha superato la Rai e un uomo del cavaliere amministra la televisione di Stato come uomini suoi dirigono il ministero della Giustizia.
Simile da noi e in America il radicalismo di destra, lo spoils system che mira unicamente a far bottino, la marea di mediocri che sale nei ministeri, nelle amministrazioni, nelle televisioni, nei giornali, persino nello spettacolo, perché anche questo è un aspetto comune, badare unicamente ai posti, non alla qualità degli occupanti. Attenti all´ossessione antiberlusconiana, dice Paolo Mieli. Ma non sarebbe meglio stare attenti allo sfasciacarrozze Berlusconi?
Giorgio Bocca
Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …