Michele Serra: L'amaca di domenica 28 maggio 2006

29 Maggio 2006
Finalmente sappiamo perché Dario Fo, il teatrante italiano più rappresentato nel mondo, a Milano, la sua città, non ha neanche due assi per recitare. ‟è vero che ha vinto il Nobel. Ma ha rifiutato l’Ambrogino d’oro”. Lo ha spiegato Tiziana Maiolo in un dibattito tivù, con l’aria puntuta e precisina di chi inchioda l’avversario politico a una colpa inappellabile. Si intuiva che la Maiolo, nelle ore immediatamente precedenti il dibattito, aveva telefonato a Stoccolma per avvertire la giuria del Nobel che quel Fo, da loro sventatamente premiato, aveva però rifiutato l’Ambrogino. E dunque, per quel minimo di solidarietà che deve intercorrere tra premi così prestigiosi, non sarà il caso di revocargli il Nobel, al Fo? E comunque - cercando di entrare nella psicologia della Maiolo - fare qualcosa che ristabilisca un minimo di equità tra i milanesi illustri e quelli non illustri, come la Maiolo, che pur di avere un Ambrogino sarebbe disposta a salire a mani nude sulla Madunina come l’Uomo Ragno, e invece guarda quello lì, quel pallone gonfiato, che con la scusa di essere un Nobel snobba il nostro bell’Ambrogino~ Mi è tornata in mente la storia di un mio lontano parente, che con la scusa di essere ambasciatore a Pechino trascurava il suo appartamento di Novara. La portiera non gliela perdonò mai.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…