Michele Serra: L’amaca di sabato 22 luglio 2006

24 Luglio 2006
Romano Prodi promette che non saranno mai più tollerate ‟scene come quella degli ultras alla stazione di Firenze”, che hanno bloccato per qualche ora la principale linea ferroviaria italiana. Non sa con quanto giubilo sarebbe accolta, da moltissimi, l’effettiva applicazione di questa intenzione. Possibilmente - se mi è lecito esprimere preferenze in materia di ordine pubblico, non avendone grande competenza - con l’uso di una carica di cavalleria. La maleducazione sociale degli italiani è all’apice: siano i tassisti tangheri che menano le mani, o i tifosi isterici che bloccano la ferrovia, o il bullismo politico dei liceali milanesi che hanno sfasciato la città l’11 marzo scorso (e i genitori che commentano la sacrosanta condanna commiserando «il mio povero bambino»...). A fronte di piccoli clan che per onorare la loro emotività tengono sotto schiaffo intere comunità, applicare il principio di autorità pare sempre più difficile. Ma non c’è dubbio che per cominciare a esercitarlo, le rivolte delle tifoserie siano un’esca irresistibile. Paiono fatti apposta, gli ultras, per fare la gioia di un questore che scalpita dalla voglia di usare i nuovi idranti appena acquistati.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…