Michele Serra: L'amaca di martedì 2 gennaio 2007

02 Gennaio 2007
Se penso all’anno nuovo, lo vedo come una specie di precaria prosecuzione di quello vecchio, tanto mi sembra logoro il concetto di futuro. Poi penso che sono un europeo non più giovane, e che questa doppia condizione certamente influisce sullo scarso dinamismo della mia fantasia: non mi sento all’inizio di alcun percorso, né individuale né collettivo.
Molto diversa, per fortuna, è la percezione del futuro delle persone giovani e dei popoli giovani, per i quali la storia, se non è appena cominciata, comunque è ancora piena di incognite e di promesse. L’egoismo è precisamente ciò che ci impedisce di farci contagiare dalle speranze altrui, di godere della vitalità altrui. L’egoismo è dunque stupido alla radice: acceca, isterilisce, rinsecchisce. Qualora si riesca a pensare al nuovo anno anche come all’anno "degli altri" (di chi ha meno anni di noi, o meno disillusioni), ecco che ci si rallegra subito. Si sente la vita scorrerci a fianco (anche quando non è la nostra vita), le occasioni pulsare, il futuro riassumere un senso e una forma. E ci si rende conto che il nostro punto di vista (popoli ricchi e anzianotti) non solo non è l’unico al mondo. Ma non è neanche il migliore...

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…