Michele Serra: L'amaca di venerdì 15 giugno 2007

18 Giugno 2007
L’assessore Sgarbi non ha tutti i torti. La presenza di intellettuali e artisti di sinistra è così asfissiante che noi stessi scriba rossi, pur di non rivedere sempre le nostre stesse vecchie facce, oramai ci diamo ammalati quasi ad ogni convegno. Però il rimedio, diciamolo con franchezza, ancora non è stato trovato: tanto che lo stesso Sgarbi, con la mesta logica di un funzionario Rai, si è limitato a rimpiazzare un paio di nomi di sinistra con un paio di nomi di destra. E Cancelli, si sa, non era un uomo di cultura. Ora: come rimediare? Gli intellettuali di destra disponibili su piazza sono pochini, anche se alcuni eccellenti. Quelli di sinistra, che in genere si odiano l’un l’altro, garantiscono la lite e lo spettacolo, ma non la varietà delle opinioni. Per altro, una campagna massiva di reclutamento di intellettuali di destra richiederebbe troppo tempo, perché la destra, come certe squadre di calcio, ha molto trascurato il vivaio, ed è costretta a comperare altrove i suoi big, quasi tutti ex di sinistra, gente che si fa scappare "blocco sociale" e "nella misura in cui" tradendo la propria matrice. Rimangono due soluzioni: impedire convegni e dibattiti per dieci anni, dando alla destra, sportivamente, il tempo di aprire i suoi cenacoli e attrezzare alcuni giovani animosi al cimento culturale. Oppure, costringere Marcello Veneziani, Marco Tarchi e Franco Cardini a farsi un centinaio di convegni all’anno pro-capite. Se necessario, ricorrendo a dei sosia.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…