Michele Serra: L'amaca di sabato 10 maggio 2008

12 Maggio 2008
Da molti anni non esiste governo o ministro, di destra o di sinistra, che non dica di avere "ereditato una situazione catastrofica". Poiché "catastrofica" non significa mediocre, o discutibile, o precaria, o grave, ma significa proprio catastrofica, si deve immaginare che ogni nuovo ministro si insedi in stanze fatiscenti, percorse da torme di topi, con il mobilio trafugato, e i pochi impiegati superstiti, emaciati e laceri, che gli si fanno incontro avvertendolo di fare attenzione a dove mette i piedi.
Parimenti, un Paese che di legislatura in legislatura accumula situazioni catastrofiche, dovrebbe essere alla fame, falcidiato dalle pestilenze, con strade e ferrovie inagibili, i pozzi infetti, le automobili senza benzina e le televisioni senza chiappe e tette.
Così non è. Nonostante da molte legislature i nuovi eletti ci informino, scuotendo il capo, di avere ereditato una situazione catastrofica, noi tutto sommato si mangia, si beve, si viaggia e si lavora. E siamo portati a concludere, di conseguenza, che quella è solo una formula retorica, trita e ritrita come troppe altre cose, utile solamente come giustificazione preventiva del troppo poco che ogni ministro riuscirà a fare. La famosa "anti-politica" nasce anche dal fastidio per le parole a vanvera.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…