Michele Serra: L'amaca di sabato 18 luglio 2009

20 Luglio 2009
Non ci sono più i cattolici di una volta. Il governatore Formigoni si è presentato a uno dei tanti "eventi" propedeutici all’Expo vestito come Fabrizio Corona: giacca arancione luminescente e maglietta nera aperta sul decolleté. Lo avvolgeva il tradizionale bouquet verbale a base di mission, format e target, quell’inglesorum vaniloquente che a Milano, da tempo immemorabile, sgorga capillarmente da ogni sorta di riunioni, da quelle dei magnati aziendali a quelle di condominio. La decifrazione di Milano (Expo compreso) è diventata difficile anche per questo: non si capisce mai bene, come dicono gli inglesi veri, "where is the beef", dov’è la ciccia. Durante le varie settimane e mesi e trimestri della moda interi quartieri si infiocchettano di luci e di performance e di installazioni, alle cui spalle dormono i muri scrostati della fu industria, vedi l’ex Ansaldo che un giorno o l’altro farà secco un performer grazie a qualche cornicione pericolante. La giacca arancione di Formigoni si inscrive in questo cerchio magico, un vetrinismo sorridente e confidente che non lascia mai intendere come funzioni, dietro, la bottega. I cattolici di rito ambrosiano, una volta, erano tutta sostanza e pochissima forma. Forse Formigoni dovrebbe fare una telefonata a Tettamanzi.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…