Michele Serra: L'amaca di martedì 21 luglio 2009

21 Luglio 2009
L’affaire "influenza suina" comincia a farsi affascinante. Sono in gioco molte delle nostre abitudini sociali, dalle più lodevoli (tutela pubblica della salute dei cittadini) alle più infauste (fobie mediatiche, speculazioni farmaceutiche). Difficile capire dove stia la giusta misura. Recenti esperienze (vedi l’aviaria) spingono a diffidare, e parecchio, dell’allarmismo dilagante. Per altro, è proverbialmente verificato che il lupo arriva per davvero anche quando, in precedenza, si sia nominato il suo nome invano: in quel caso, si malediranno i falsi allarmi degli ultimi anni perché hanno infiacchito molto la nostra capacità di reazione.
Volendo porre a mezza strada la verità, diciamo che non è il caso di ingozzarsi di antivirali, e neanche di farne scorta come le vecchine in tempo di guerra facevano con zucchero e sale. Di contro, non è neanche il caso di baciare appassionatamente sulla bocca i passeggeri di un Londra-Roma o Londra- Milano. Insomma, in mancanza di meglio, ci governerà il buon senso. Aggiungerei che dovrebbe governarci anche la sana certezza che le malattie fanno parte della vita. Concetto reso blasfemo dalla ridicola ossessione salutista che ci fa vivere mortificati e ansiosi.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…