Atsuko vive felice nella sua fattoria con i figli e il marito Mitsuo, che per seguirla ha lasciato il suo lavoro di redattore a Nagoya e ha fondato una rivista, “Azami”, in una cittadina poco distante. Il tradimento del marito con una ex compagna di scuola è ormai un ricordo lontano per Atsuko, la vita della coppia è tornata normale e tutti sembrano aver trovato un equilibrio in questa nuova esistenza a contatto con la natura. Atsuko si dedica con passione alla terra, e gli affari prosperano al punto che deve cercare qualcuno che la aiuti. Mitsuo la incoraggia a incontrare una certa signora Enju: quando ha telefonato per candidarsi al posto, la sua voce gli ha ispirato fiducia. Alla fattoria si presenta Fukiko, un’amica di Atsuko dei tempi del liceo: è lei la signora Enju, interessata all’impiego nella fattoria. Bella e affascinante come in passato, madre di famiglia in procinto di divorziare, Fukiko fa riaffiorare teneri ricordi e tormentose sensazioni, taciute ma mai dimenticate. I desideri di Atsuko si confondono come i bambù nel boschetto della proprietà di famiglia: gli uni e gli altri hanno bisogno di essere districati perché nuovi germogli possano spuntare. E lei, tenace e semplice eppure non priva di grazia – un po’ come i suoi fuki-no-to, i farfaracci giapponesi –, compirà una scelta sofferta ma ineludibile.
Quarto volume della pentalogia iniziata con Azami, Fuki-no-to è un breve e denso romanzo dove l’autrice esplora i sentieri tortuosi del desiderio e delle passioni, e si interroga sul peso delle convenzioni sociali che, come le maschere del teatro no, celano spesso verità inconfessabili.