Freud si è fermato al megastore. Intervista a Eli Zaretsky
La psicoanalisi? ‟Il suo futuro è più che mai in dubbio”. Comincia così, con un'affermazione apocalittica, l'ultimo libro di Eli Zaretsky, docente di Storia alla New School University di New York, che ha messo a nudo l’inarrestabile declino della psicoanalisi creando imbarazzo tra gli addetti ai lavori.
‟La fabbrica fordista prevedeva la produzione di massa, anonima. Ora nascono i prodotti e i servizi adattati all'individuo. Nasce la segmentazione dei mercati. Il capitalismo non è più una fabbrica, diventa un emporio. La vita personale viene ridefinita. La tradizionale struttura della vita privata all'interno della famiglia, che aveva giustificato lo sviluppo della psicoanalisi, è ormai un ricordo. Nasce la società aperta. E questa società è basata sulla confessione. Oggi la gente costantemente si spiega, si confessa, racconta chi è. Lo fa dappertutto, con gli strumenti che trova. In televisione, nei siti web, nel blog”.
‟La fabbrica fordista prevedeva la produzione di massa, anonima. Ora nascono i prodotti e i servizi adattati all'individuo. Nasce la segmentazione dei mercati. Il capitalismo non è più una fabbrica, diventa un emporio. La vita personale viene ridefinita. La tradizionale struttura della vita privata all'interno della famiglia, che aveva giustificato lo sviluppo della psicoanalisi, è ormai un ricordo. Nasce la società aperta. E questa società è basata sulla confessione. Oggi la gente costantemente si spiega, si confessa, racconta chi è. Lo fa dappertutto, con gli strumenti che trova. In televisione, nei siti web, nel blog”.