Incendi

di Richard Ford

‟Dopo quella sera all'inizio di settembre, le cose presero a muoversi più veloci e a cambiare nella nostra vita. La nostra vita domestica cambiò. La vita di mio padre e di mia madre cambiò. Il mondo, per quanto ci pensassi poco e non ci contassi molto, cambiò. Quando si hanno sedici anni non si sa quello che sanno i propri genitori, né si sa molto di quello che capiscono, e ancor meno cosa si agita nei loro cuori. Questa ignoranza può essere una difesa contro il rischio di diventare adulti troppo presto, un modo per evitare che la propria vita diventi la loro rivissuta da capo – il che è un peccato.”

Nell'estate del 1960 la città di Great Falls, Montana, fu circondata dal fuoco. Il fumo proveniente dalla foresta in fiamme coprì le montagne a sud, ovest e a est. Fu l'estate in cui il padre di Joe trasferì la famiglia nel Montana per non perdere l'occasione del boom petrolifero. Fu l'estate in cui il padre perse il lavoro al golf club e andò a combattere l'incendio. Fu l'estate in cui la madre di Joe incontrò Warren Miller e s'innamorò di lui. Fu l'estate in cui Joe si accorse che i genitori erano qualcosa di inesplicabile, come tutti. Nessuno di questi personaggi ritiene che la felicità gli sia dovuta. Tutti devono fare degli aggiustamenti nei confronti degli altri. Tutti, quando è in gioco la propria sopravvivenza, richiedono innocentemente che il proprio interesse prevalga, anche su quello delle persone che amano. Nessuno, sembra dirci Ford, conosce il perché delle proprie azioni. Semplicemente le compiamo. Sradichiamo le nostre esistenze, abbandoniamo i figli, cambiamo i compagni di vita: tutto nel vago perseguimento della felicità.
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Richard Ford

Richard Ford, nato nel 1944 a Jackson (Mississippi), è considerato uno dei più grandi scrittori americani contemporanei. Con Il giorno dell’Indipendenza (1995; Feltrinelli, 1996) ha vinto i due premi più prestigiosi …

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