Nella traduzione dallo yiddish di Erri De Luca, l’ultimo capitolo inedito de La famiglia Mushkat di Isaac Bashevis Singer, finora sconosciuto nel mondo, rimasto chiuso nell’edizione yiddish che fu stampata a New York nel 1950 e il racconto inedito La stazione di Bakhmatch di Israel Joshua Singer, epopea sbigottita di un ebreo polacco allo sbando nella Russia del 1919.
Isaac Bashevis Singer (Radzymin, 14 luglio 1904 – Miami, 24 luglio 1991) è stato uno scrittore polacco naturalizzato statunitense, autore yiddish, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1978. Tra le sue opere, i romanzi Satana a Goray (1935, Tea 2004), La famiglia Moskat (1950, Longanesi 2010), La fortezza (1957, Corbaccio 2004), La proprietà (1969, Tea 2000), Nemici. Una storia d’amore (1972, Tea 2004), Shosha (1978, Tea 2006), Ombre sull’Hudson (2000, Tea 2006) e le raccolte di racconti Gimpel l’idiota (1957, Tea 2006), I due bugiardi (1961, Tea 2003), Un amico di Kafka (1970, Longanesi 2011), Una corona di piume (1973, Tea 1998) e La morte di Matusalemme (1988, Tea 1995).
Israel Joshua Singer (Bilgoraj, 30 novembre 1893 – New York, 10 febbraio 1944) è stato uno scrittore polacco, autore yiddish. Singer contribuì alla European Yiddish press dal 1916, nel 1918 entrò a far parte del gruppo letterario yiddish del Circolo di Kiev e nel 1921 diventò corrispondente del giornale americano yiddish “The Forverts”. Scrisse il suo primo romanzo, Acciaio e ferro, nel 1927. Nel 1934 emigrò negli Stati Uniti. Le sue memorie, Da un mondo che non c’è più, apparirono postume nel 1946. Tra le sue opere anche Pearl (1922), Yoshe Kalb e le tentazioni (1932, Carte Scoperte 2005), I fratelli Ashkenazi (1937, Longanesi 2004) e La famiglia Karnowski (1943, Adelphi 2013).