Descrizione

Chi sta ‟in basso” nella nostra società? Chi ha preso il posto di quella che una volta era la ‟classe operaia”? Che peso hanno il lavoro, i consumi, i media, la politica e la religione nei gruppi che hanno scarsa autonomia culturale?
Sono queste alcune delle domande cui cerca di rispondere questo libro, che nasce da un’indagine nazionale condotta da un gruppo di ricerca dell’Università Cattolica su un ampio campione di italiani tra i venti e i cinquant’anni. La linea interpretativa proposta è dichiarata nel titolo: si parla di ceti e non di classi perché viene privilegiata la dimensione culturale e identitaria rispetto a quella strettamente economica, in quanto questi gruppi hanno alle spalle alcuni decenni di consolidamento in termini di lavoro, ricchezza e abitazione, e si parla di ceti al plurale perché questo elemento culturale opera su più piani componendo delle identità diversificate che possono fare riferimento al lavoro o al consumo, ai media o alla religione, alla famiglia o al territorio. Questi ceti sono definiti ‟popolari” per due aspetti: la loro scarsa capacità di intervenire sul mondo – che non riescono a spiegare e che quindi tendono a subire e rispetto al quale al massimo si adattano – e il loro complesso ma intenso rapporto con la ‟tradizione”. Ne esce un’immagine in larga parte inedita di una componente importante della società italiana, da tempo dimenticata dalle analisi sociologiche e spesso incompresa dalle élite politiche. La ricerca evidenzia, in particolare, come mai il conflitto sociale sia oggi pressoché assente e perché prevalga, anche in questi gruppi, un atteggiamento tendenzialmente conservatore e orientato alla dimensione personale.

Conosci l’autore

Mario De Benedittis

Mario De Benedittis (1971) insegna Sociologia dei processi culturali presso il corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale dell’Università degli Studi di Milano. Oltre a diversi articoli su riviste scientifiche e saggi in pubblicazioni collettanee, ha pubblicato Comunità in rete (Franco Angeli, 2003). Per Feltrinelli ha pubblicato, con Mauro Magatti, I nuovi ceti popolari (2006).

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Mauro Magatti

Mauro Magatti (1960) insegna Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano e da anni si occupa dei rapporti tra economia e società. È editorialista del “Corriere della sera”. Oltre a numerosi articoli su riviste scientifiche italiane e straniere, dei suoi libri ricordiamo: I nuovi ceti popolari. Chi ha preso il posto della classe operaia? (con Mario de Benedittis; Feltrinelli, 2006), Libertà immaginaria. Le illusioni del capitalismo tecno-nichilista (Feltrinelli, 2009), La grande contrazione. I fallimenti della libertà e le vie del suo riscatto (Feltrinelli, 2012), Una nuova prosperità. Quattro vie per una crescita integrale (con Laura Gherardi; Feltrinelli 2014) e Generativi di tutto il mondo unitevi! Manifesto per la società dei liberi (con Chiara Giaccardi; Feltrinelli, 2014), Il destino della libertà. Quale società dopo la crisi economica? (con Zygmunt Bauman e Chiara Giaccardi; Città Nuova, 2016), Cambio di paradigma (Feltrinelli 2017) e Verso l’infinito. Storia sociale della potenza (Feltrinelli, 2018).

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Extra

Dettagli

Marchio: 
FELTRINELLI
Data d’uscita: 
Maggio, 2006
Collana: 
Campi Del Sapere
Pagine: 
241
Prezzo: 
18,00€
ISBN: 
9788807104015
Genere: 
Saggistica, Università