Questo è il primo libro che prende in considerazione la storia del mondo
islamico del Novecento come fase specifica dell'epoca moderna mondiale. A
differenza di altri studi, non si limita all'esame del Vicino Oriente, ma
fornisce un'analisi complessa e completa anche delle "zone
periferiche" – Indonesia, Pakistan, repubbliche ex sovietiche, Somalia,
Sudan – ricostruendone gli avvenimenti politici, sociali e culturali e
approfondendone le modalità di interazione con l'Occidente. Il rapporto con
quest'ultimo, in particolare, è uno dei nuclei di novità teorica del libro.
Lungi dal vederli come separati e opposti, Schulze ritiene che proprio nella
continua comunicazione e nello scambio ininterrotto di idee tra i due mondi sia
da rintracciare uno dei fili conduttori del processo di modernizzazione laica
entro la quale sono spiegabili gli avvenimenti della storia moderna del mondo
musulmano.
L'opera, procedendo cronologicamente dagli inizi del secolo a oggi, è
suddivisa in sei capitoli: 1. Cultura islamica e modernità coloniale
1900-1920; 2. Nazionalismo borghese e indipendenza nazionale 1920-1939;
3. L'età della restaurazione 1939-1958; 4. Cultura islamica e
repubblicanesimo del Terzo mondo 1956-1973; 5. L'affermarsi delle
ideologie islamiche 1973-1989; 6. La cultura islamica e la società
civile 1989-1998. A chiudere il volume, una ricca bibliografia, tavole
cronologiche, un glossario, un indice dei nomi e dei luoghi, cartine
geografiche.