Il signor Lehmann

di Sven Regener

Frank Lehmann si muove leggero nella quotidianità guardando con ironia alla tragica comicità della vita. È arrivato alla soglia dei trent’anni riuscendo a evitare tutte le richieste d’impegno che genitori, vicini, donne gli hanno posto; fa il barista con grande soddisfazione e, finito il suo turno, passa il resto della notte peregrinando da un bar all’altro. A differenza dei numerosi amici che lo circondano e che in previsione del fatidico compleanno cominciano a chiamarlo "signor Lehmann", Frank non ha mete: niente sogni, niente frustrazioni sembra essere il suo motto. E così cerca di andare avanti…
Naturalmente, qualcosa capita che impedisce al signor Lehmann di proseguire serenamente in questa prolungata adolescenza: un cane lo assale, i genitori gli fanno inaspettatamente visita, una sconosciuta gli provoca degli scossoni emotivi, il suo migliore amico Karl, barista per necessità ma scultore "dentro", va a pezzi di fronte alla prima mostra cui è invitato a partecipare.
Tutto ciò accade a Berlino Ovest, tra l’estate e il 9 novembre 1989, data del trentesimo compleanno del signor Lehmann e della caduta del Muro.
Con levità di spirito e leggerezza di modulazione – caratteristiche inusuali negli scrittori tedeschi – Sven Regener ci regala un romanzo che apparentemente sembra parlare di buoni sentimenti, di lealtà e affetto nei confronti del gruppo, di un’allegra brigata che se la spassa senza curarsi del domani, salvo poi crollare al primo scossone che arriva dall’esterno. Regener non vuole decidere né sindacare su quanto sia giusto restare eterni adolescenti, tantomeno inscenare pentimenti, ma semplicemente seguire il flusso degli eventi. Prima poi, almeno così sembra, l’età bussa alla tua porta e ti chiede un tributo: ognuno è libero di decidere se darlo e in che forma.
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Sven Regener

Sven Regener è nato a Brema il 1° gennaio 1961. Nel 1985 ha preso parte alla costituzione del gruppo Element of Crime, di cui è paroliere e cantante.
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Intervista a Sven Regener su Il signor Lehmann

Intervista a Sven Regener su Il signor Lehmann

"Se il mio libro racconti davvero un addio alla giovinezza, non saprei. A quanto pare, però, tutti quanti, nel giro del signor Lehmann, pigiano accanitamente su questo tasto. Persino i suoi amici più svitati, artisti e fricchettoni, non sembrano capire fino in fondo il signor Lehmann, non capiscono che in fin dei conti, tra tutti, è lui l’unico che – giovane o non giovane – ha trovato il suo modo di vivere, un modo di vivere che gli piace senza riserve e che, a suo avviso, non ha affatto bisogno di migliorie. I suoi amici non ci vogliono credere, è questo l’assurdo."