Descrizione

“Un affresco feroce della modernità” Bruno Gambarotta, La Stampa

Perché la parola “io” è diventata un’ossessione? Perché fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta, e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. Ma di questa sua estraneità non si compiace: sospetta di essere un “rompiballe stabile”, come lo definisce la fidanzata Agnese. In un’imprecisata pianura che fu industriale e non è quasi più niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde stradali; o che qualcuno compri il capannone di suo padre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo florida e adesso silenziosa e immobile, come un grande orologio fermo. Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, Ognuno potrebbe è il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell’insofferenza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una società in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.

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Recensioni d'autore

  • Una descrizione tremendamente intelligente, crudele e beffarda dei nostri tempi.

  • L'insofferenza che caratterizza la nostra contemporaneità, creata dall'assenza di tutto: del lavoro, della sicurezza, della stabilità, del futuro.

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  • Ci sono libri come mazzate, in questo caso legnate: perché un'immane catasta di legno è la vera protagonista dell'ultimo romanzo di Michele Serra.

  • Il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell'insofferenza, in un mondo che ha perso molti dei suoi significati e si concentra su nuove cose incapaci di colmare i vuoti dell'uomo. Serra conferma di essere uomo morale. Dunque, non moralista.

  • Non sta crollando il mondo, sta crollando l'individuo, il clima lo descrive al meglio Michele Serra in "Ognuno potrebbe".

  • L'iPhone, tradotto, diventa un "egofono", ed ego, cioè io, è il centro di gravità permanente del romanzo. Ovviamente scritto in prima persona, con lo scrittore George Orwell che da qualche parte fa capolino.

  • I vizi di questa società, la frenesia della vita moderna e l'ossessione per i telefonini e i social che rubano tempo alla vita vera, alla ricerca interiore e alla felicità con la F maiuscola. Il protagonista Giulio Maria è infatti un alienato, apatico alla ricerca di qualcosa a cui non riesce a dire il nome. Una sera un cinghiale viene trovato morto su una rotonda e da lì partono le riflessioni su come uscire dall'immobilità del tempo presente. Uno spaccato di una ocietà sempre più arida e sempre più infelice.

  • Perché la parola "io" è diventata un'ossessione? Perché fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare?

  • Un affresco feroce della modernità.

  • Un uomo di mezza età racconta il disagio di fronte alla modernità. Le sue ironiche riflessioni valgono sempre e per tutte le generazioni... A me le afflizioni ironiche di Serra garbano assai.

  • Una laicità senza fanatismi e arroganze, che non ci dispiace.

  • Il trentenne di Serra: potrebbe ma non fa.

  • Una divertente collezione di reperti del contemporaneo: esultanze calcistiche, telefonini, degrado ecologico e sociale, internet, il concetto di "non luogo" come tentativo di colto riscatto della più mesta categoria dei "posti di merda", l'arrivo degli investitori cinesi.

Conosci l’autore

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. Scrive su “la Repubblica” e “L’Espresso”. Scrive per il teatro e ha scritto per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico “Cuore”. Per Feltrinelli ha pubblicato, tra l’altro, Il nuovo che avanza (1989), Poetastro (1993), Il ragazzo mucca (1997), Canzoni politiche (2000), Cerimonie (2002), Gli sdraiati (2013), Ognuno potrebbe (2015), Il grande libro delle Amache (2017), La sinistra e altre parole strane (2017), Le cose che bruciano (2019) e Osso (2021, con le illustrazioni di Alessandro Sanna).

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Extra

Dettagli

Marchio: 
FELTRINELLI
Data d’uscita: 
Ottobre, 2016
Collana: 
Universale Economica
Pagine: 
160
Prezzo: 
7,50€
ISBN: 
9788807888755
Genere: 
Tascabili