Descrizione

A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in qualsiasi cosa: un gradino, i lacci delle scarpe, uno stuoino fuori posto. Ma se ti chiami Giulia, sei una pubblicitaria di successo e per te l’infanzia è solo una nicchia di mercato, puoi anche inciampare in una camicia da notte con una bambina dentro: Rebecca, la figlia della nuova vicina. Allora, tra i fumi dell’alcol, puoi persino decidere di ospitarla per una notte sul tuo divano. Salvo poi rimanere invischiata in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre, misteriosamente, non c’è. Da Cenerentola a Pollicino, da Raperonzolo alla Sirenetta, purché siano sempre le versioni originali: quelle di Perrault, dei Grimm e di Andersen, dove i ranocchi si trasformano in principi soltanto se li lanci contro un muro, e non sono certo i baci a risvegliare le più belle del reame. Se invece ti chiami Rebecca e sei arrivata da poco in città, puoi provare a conquistare i compagni di classe con le “fiabe vere”. Salvo poi imbatterti nelle temibili bimbe della Gilda del cerchietto, pronte a screditarti con le versioni edulcorate della Disney. 
E forse, nonostante i tuoi nove anni, cercherai di far capire a Giulia, la tua amica del pianerottolo, che, anche se i principi azzurri nella realtà non esistono, l’uomo giusto a volte è più vicino di quanto si pensi. Ciò che ancora non sai è che la verità costa cara. E non solo perché certe cose è meglio non raccontarle, specie quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti. Ma anche perché in ogni storia, persino in quelle più divertenti, si nasconde un mostro. E per sconfiggerlo le parole non bastano. 
Per sconfiggerlo ci vuole qualcosa di vero.

Giulia è una pubblicitaria scombinata. Rebecca è una bambina che non si accontenta delle solite storie.  Un pianerottolo. Un incontro. E, da tenere segreto, qualcosa di vero.

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Recensioni d'autore

  • E' il primo libro che leggo di questa autrice, ho amato la sua penna divertente, ironica e a volte un po' perfida, il modo in cui ha saputo raccontare argomenti spinosi anche in presenza di minori ma anche quello in cui ha saputo inserire una storia d'amore in maniera semplice e quasi in punta di piedi.

  • Non ci sono solo fanciulle che baciano i ranocchi per farli diventare principi. In "Qualcosa di vero" Barbara Fiorio ci ricorda che la cruda realtà è un'altra: l'anfibio viene spiaccicato contro un muro, prima di rivelare la sua natura umana.

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  • La strana amicizia tra la single e la bambina.

  • Qualcosa di vero è un libro che ti prende per mano e ti accoglie dentro una casa in cui stai comoda. E quando finisce dici "e adesso?" E sei pure un po' arrabbiata che la porta si sia chiusa. Quindi grazie. Avevo bisogno della tua leggerezza che tocca corde profonde.

  • Un toccante romanzo sull'amicizia.

  • Una storia di amicizia tra due donne, anche se una ha solo 9 anni, che affrontano la vita coi suoi piccoli, grandi, a volte enormi problemi, e trovano nel linguaggio delle fiabe un ponte per comunicare, insegnando e impararando molto l’una dall’altra.

  • Una storia divertente e toccante.

Conosci l’autore

Barbara Fiorio

Barbara Fiorio (Genova, 1968), formazione classica, studi universitari in graphic design, un master in marketing communication, ha lavorato per oltre un decennio nella promozione teatrale ed è stata la portavoce del presidente della Provincia di Genova. Tiene corsi e laboratori di comunicazione e di scrittura, tra cui il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri (GSSP). Ha pubblicato il saggio ironico sulle fiabe classiche C'era una svolta (Eumeswil, 2009) e i romanzi Chanel non fa scarpette di cristallo (Castelvecchi, 2011), Buona fortuna (Mondadori, 2013), Qualcosa di vero (Feltrinelli, 2015) e Vittoria (2018). I suoi libri sono tradotti in Spagna e in Germania.

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Extra

Dettagli

Marchio: 
FELTRINELLI
Data d’uscita: 
Aprile, 2015
Collana: 
I Narratori
Pagine: 
256
Prezzo: 
15,00€
ISBN: 
9788807031359
Genere: 
Narrativa