Un giovane libraio aspirante scrittore sorprende una ragazza di singolare bellezza a rubare testi raffinati e andarsene dribblando abilmente la barriera antitaccheggio. Non la ferma, si limita ad annotare i titoli sottratti, nella speranza che lei torni. Presto la potenziale nemica diventa la sua ossessione: le parla, la segue, la bacia dopo una consenziente perquisizione tra gli scaffali, le chiede il nome: Severina. Nonostante cerchi di ricostruirne la personalità attraverso il catalogo delle sue scelte, sulla sua sfuggente vita scopre poco: abita in una pensione con quello che sembra l’anziano padre, il quale legge con lei tutti i libri prelevati nelle librerie e paga il conto quando i proprietari lo reclamano. Il libraio si trasferisce nella stessa pensione per starle più vicino, ma invano. Tra le pagine dell’esistenza di Severina si cela un mistero. Severina è la storia, che fluttua con freschezza chagalliana, di due passioni intrecciate: l’amore e i libri. Due passioni che colpiscono irrimediabilmente e conducono in un luogo dove regna una stirpe di nocchieri in navigazione lungo le maree della letteratura.