“Immagino lei sappia che l’ambiguità è nella testa di chi ascolta o legge”
Il revisore di bozze Raimundo Silva si trova a correggere la Storia dell’assedio di Lisbona, un libro che ricostruisce il tentativo di re Alfonso di riconquistare nel 1147 i territori portoghesi sottratti dai mori più di trecento anni prima. Nel corso dell’assedio passano da Lisbona i crociati, provenienti da Nord e diretti in Terrasanta, e proprio a loro Re Alfonso chiede aiuto per la riconquista della città. Questo è quanto accadde nella storia. Qui invece Raimundo Silva, cedendo a un improvviso quanto inspiegabile impulso, aggiunge un “non” al testo originale, cambiando così il corso delle vicende: i crociati quindi “non” aiutano i portoghesi. Convocato in direzione, Raimundo si trova di fronte non solo il direttore editoriale ma anche una funzionaria mai vista prima, la dottoressa Maria Sara. Affascinata dalla sua temerarietà letteraria, lei lo sfida a essere coerente con quanto appena fatto: che scriva egli stesso “la sua” Storia dell’assedio. E dopo un primo momento di comprensibile smarrimento, il revisore accetta la sfida…