Moccia a confronto con i lettori. "Le emozioni viaggiano sul web". Un’intervista
‟Tre metri sopra il cielo per me è rabbia, passione, felicità e sofferenza. Non mi importa come lo scrivo e se sbaglio, è quello che avrei voluto leggere ma non c'era. Mi mancava la disperazione che segue la fine di una storia d'amore, bella come solo la prima può essere, violenta, passionale, folle. L'amore se non è follia non è amore; C'è molto della mia vita, amo la moto, il vento, la velocità, la casa sugli scogli l'ho sempre sognata. Mi riconosco nell'amore di ogni generazione, il primo amore quello che non pensa che potrà mai essercene un secondo.
Riguardo al blog, me lo hanno proposto e a me è piaciuto subito, poter leggere e confrontarsi con il mio paese, con i lettori è quanto di più importante c'è, è ascoltare la loro voce, le critiche e i commenti positivi, cercare le risposte e porsi gli interrogativi. Quelli giusti”.
Umberto Galimberti presenta Psichiatria e fenomenologia
L’apporto della fenomenologia per chiarire la posizione epistemologica della psicologia come scienza della ‟comprensione” dell’uomo e non ‟spiegazione” del suo comportamento. Un’intervista audio a Umberto Galimberti sul suo primo saggio edito da Feltrinelli in una nuova edizione.
L’amore a sedici anni. Intervista a Federico Moccia
Una sedicenne perbene molto carina, che pensa solo alla scuola si innamora perdutamente di un borgataro ruvido, che corre in moto e fa a botte. Poteva essere una storia banale; invece l'autore, Federico Moccia, ci ha messo così tanto cuore, emozioni vere e dettagli, oggetti, strade, marche e marchi della vita quotidiana degli adolescenti romani (e non solo) che il suo romanzo, piano piano, ha superato le 400mila copie ed è pure diventato un film di successo, con la regia di Luca Lucini. Tre metri sopra il cielo ha una storia speciale: uscito a spese dell'autore in poche migliaia di copie nel 1992, subito esaurito, poi fotocopiato e passato di mano in mano, ripubblicato da Feltrinelli "attualizzato" nel 2004, uscito infine nella "versione del 1992" in questi giorni. Piace ai ragazzi e ai loro genitori, che leggendolo si sentono più vicini ai figli. E ha conquistato persino la generazione dei trentenni cui ricorda la stagione magica dei 16 anni. Federico Moccia, 41 anni (29 quando ha scritto la prima versione del romanzo), è anche sceneggiatore, autore di testi per Domenica in, tiene un blog visitatissimo e ha un seguito degno di una rockstar alle continue presentazioni del libro.
Tre metri sopra il cielo, la storia‟vera”. Intervista a Federico Moccia
Il nuovo romanzo cult dell'adolescenza. Tre Metri sopra il cielo è stato il fenomeno editoriale del 2004. Ha venduto oltre 400 mila copie, polverizzato le classifiche di autori italiani e superato ogni ottimistica previsione. Ma soprattutto ha stregato un'immensa platea giovanile che non ha saputo fare a meno di immedesimarsi nella romantica storia d'amore (di ambientazione romana) tra una giovane liceale di buona famiglia (Baby) e un sognatore ribelle tutto muscoli e palestra (Step). Pubblicato per la prima volta nel 1992 da un piccolo editore con una tiratura limitata, subito esaurita, il romanzo ha continuato a circolare in forma di fotocopia grazie al passaparola di lettori entusiasti, fino a quando Feltrinelli, in concomitanza con la distribuzione del film, non ha deciso di ripubblicarlo, aggiornandolo secondo i gusti e le tendenze delle nuove generazioni. Ad un anno dall'uscita del testo, è in libreria l'edizione originale, più lunga e con episodi più legati agli anni in cui Federico Moccia, romano, scrittore e autore televisivo, ha ambientato il suo racconto di "ribelli senza causa".