Manuel Vázquez  Montalbán presenta Millennio

Manuel Vázquez Montalbán presenta Millennio

Millennio non è solo l’ultima incredibile avventura dell’amato Pepe Carvalho ma anche, secondo il medesimo Montalbán, ‟un ansioso pellegrinaggio laico per un mondo sempre più ipocritamente religioso, nel quale vengono chiamati ogni giorno gli dei per giustificare guerre sante ed egemonie economico-militari”.
Manuel Vázquez Montalbán anticipa i temi del libro ad "Help".

Saudade & gulash. Budapest di Chico Buarque

Saudade & gulash. Budapest di Chico Buarque

‟La dittatura del mio paese pur commettendo delitti fu meno sanguinosa delle altre, fino quasi a stemperarsi negli ultimi anni. Ma la cosa più terribile di un paese sotto i militari, sotto la dittatura, al di là della sua efferatezza, è il senso di paura, d’incertezza che pervade tutta la vita pubblica e le singole esistenze di ogni individuo. Quando ero in Italia negli anni Sessanta mi dicevano di non tornare perché non potevo sapere cosa mi sarebbe successo. Il pericolo di una dittatura non totalitaria è che chi scrive canzoni, romanzi, film possa limitarsi lui stesso, possa autocensurarsi perché non è netta la linea di demarcazione tra il lecito e il proibito, ma se si sa sfruttare questa situazione è anche un’opportunità. Per esempio io sapevo che i testi col mio nome sarebbero stati censurati e allora scrissi con un altro nome, Julinho da Adelaide, il mio samba Acorda amor (una coppia di amanti all’irruzione all’alba della polizia urla ‟Chiama i ladri, chiama i ladri”, ndr). C’era la possibilità di un esercizio dell’intelligenza che non era possibile in altri paesi sudamericani. Sono stati comunque anni terribili proprio per questa mancanza di prospettive future, stai all’estero e non sai quando potrai ritornare nel tuo paese, tra la tua gente, e intanto ti domandi se non stai sbagliando a non tornare; fuori magari sei accolto bene ma a lungo andare resti agli occhi di tutti un esule, uno che non è più di là ne sarà mai completamente di qua.”

Montalbán, la vita nei libri. Il ricordo di Manolo nelle parole  della sua amica e traduttrice Hado Lyria

Montalbán, la vita nei libri. Il ricordo di Manolo nelle parole della sua amica e traduttrice Hado Lyria

‟Viaggiava moltissimo, da sempre e con la famiglia. Ha visitato quasi tutti i luoghi descritti nei suoi libri e a volte scompariva per ore. Anche quando era molto famoso, trascorreva tanto tempo a parlare con la gente comune, a lungo, con sincero interesse. Infatti tutti gli raccontavano tutto. Era una grande ascoltatore e profondamente interessato alla vita quotidiana dei posti che visitava. Le ore di pace, le trascorreva nella sua casa di Gerona oppure in barca, infatti nella seconda parte di Millennio c'è la descrizione di una traversata dell'oceano in solitaria. Ormai lo sanno tutti che è nato nel barrio Chino e che è stato l'unico del suo quartiere da decenni e per decenni a essersi laureato. Era convinto che la sua genuina passione per il sapere lo avrebbe riscattato e, guidato da principi morali solidissimi, ha saputo usare quella volontà di riscatto sociale non in senso carrieristico, ma per dividere con altri quello che aveva imparato. Credo che lo sentisse come un impegno, un modo di riscattare tutto il barrio Chino, il quartiere degli sconfitti.”

Chico Buarque: presentazione e reading video dal romanzo Budapest

Chico Buarque: presentazione e reading video dal romanzo Budapest

Chico presenta Budapest con Valeria Gandus. La registrazione audio dell'evento dell'8 febbraio 2005, a la Feltrinelli di P.zza Piemonte a Milano, e un reading video dal romanzo. Inoltre, il commento audio del traduttore.