
Una lingua magica e sconosciuta: Budapest di Chico Buarque
"José Costa decide di lasciare il suo paese, proverà a dimenticare la sua lingua per imparare un'altra lingua e per dimenticare meglio la sua lingua e per fare ciò ha scelto la lingua più estranea a lui, l'ungherese, appunto. Prima di scrivere questo libro sapevo qualche parola di ungherese. Budapest è sempre una città un po' sognata, molto inventata. E' come uno prima di viaggiare che studia la mappa della città, le cartine stradali. Io lo faccio spesso, prima di viaggiare. A volte nemmeno faccio il viaggio. Lo preparo tanto, ma non lo faccio: guardo dov'è l'albergo, se c'è vicino un parco dove potrò camminare. Un tipo di viaggio tutto dentro alla stanza, e questo l'ho fatto anche con Budapest. Non ci sono andato, non ci sono mai stato. Mi sono procurato una guida turistica, qualche dizionario e ho voluto lasciare molto chiaro che non conoscessi bene Budapest. Per ambientare un romanzo a Budapest bisognerebbe starci almeno vent'anni. Leggo molti racconti di viaggio in qualche città. Uno ci va, ci rimane un po' di tempo e poi scrive, ma è sempre un po' superficiale perché c'è una falsa intimità che si crea con la città."

Montalbán, la vita nei libri. Il ricordo di Manolo nelle parole della sua amica e traduttrice Hado Lyria
‟Viaggiava moltissimo, da sempre e con la famiglia. Ha visitato quasi tutti i luoghi descritti nei suoi libri e a volte scompariva per ore. Anche quando era molto famoso, trascorreva tanto tempo a parlare con la gente comune, a lungo, con sincero interesse. Infatti tutti gli raccontavano tutto. Era una grande ascoltatore e profondamente interessato alla vita quotidiana dei posti che visitava. Le ore di pace, le trascorreva nella sua casa di Gerona oppure in barca, infatti nella seconda parte di Millennio c'è la descrizione di una traversata dell'oceano in solitaria. Ormai lo sanno tutti che è nato nel barrio Chino e che è stato l'unico del suo quartiere da decenni e per decenni a essersi laureato. Era convinto che la sua genuina passione per il sapere lo avrebbe riscattato e, guidato da principi morali solidissimi, ha saputo usare quella volontà di riscatto sociale non in senso carrieristico, ma per dividere con altri quello che aveva imparato. Credo che lo sentisse come un impegno, un modo di riscattare tutto il barrio Chino, il quartiere degli sconfitti.”

Chico Buarque: presentazione e reading video dal romanzo Budapest
Chico presenta Budapest con Valeria Gandus. La registrazione audio dell'evento dell'8 febbraio 2005, a la Feltrinelli di P.zza Piemonte a Milano, e un reading video dal romanzo. Inoltre, il commento audio del traduttore.

Andrea Panaccione presenta Stalin sconosciuto
Andrea Panaccione, storico e autore della postazione al libro dei fratelli Medvedev, risponde ad alcune domande su Stalin sconosciuto. Tra gli argomenti il ‟secondo stalinismo”, la leggenda dell’‟erede segreto”, i grandi filoni interpretativi su Stalin. Ascolta l’intervista.