Tutto il mondo è bidonville. Intervista a Mike Davis

Tutto il mondo è bidonville. Intervista a Mike Davis

‟Quindici anni fa scienziati come David Baltimore, ex preside del California Institute of Technology, hanno preso atto che la globalizzazione stava modificando l'ecologia delle malattie infettive. Nella bidonville le risorse alimentari sono presenti in quantità e densità maggiori che in ogni altro periodo della storia umana in condizioni sanitarie terribili. In un tessuto abitativo in cui l'acqua pulita e le poche latrine esistenti sono condivise da migliaia di persone, i servizi igienici sono la madre di tutti i problemi. Il 90% delle acque nere in America Latina si riversa sui fiumi e sulle coste senza il minimo controllo. La questione acquista spesso risvolti di genere. A Bombay le donne vanno nei bagni pubblici in gruppi dalle 2 alle 5 di mattino per evitare di essere assalite sessualmente. Nairobi è un vero incubo sanitario. A Kinshasa l'unico modo in cui gli abitanti sono riusciti a sopravvivere al collasso dello Stato e dell'economia è stato quello di portare l'agricoltura in città: i polli e altri animali domestici vengono allevati ovunque. In queste condizioni l'ecologia della malattia è mutata, determinando rapporti e catene causali che prima non esistevano. La trasmissione di un virus fra diverse specie animali è più veloce e il salto verso gli esseri umani diventa più probabile.”

Come Dio comanda. Intervista a Umberto Galimberti

Come Dio comanda. Intervista a Umberto Galimberti

‟La Chiesa si ritiene l’unica depositaria dell’etica. Un’etica prerogativa esclusiva della religione avvicina notevolmente il cristianesimo alla mentalità islamica. Per fortuna noi abbiamo avuto l’illuminismo e lo stato laico che ci hanno parzialmente immunizzati. Da parte della Chiesa, comunque, si tende a negare che l’etica sia una qualità dell’uomo, come diceva Kant, per affermarne invece la derivazione dalla dogmatica religiosa. Gli uomini sarebbero incapaci di produrre una morale. Di questo passo si finisce nello Stato teocratico. Ma le morali altro non sono che regole di convivenza volte a ridurre i conflitti. Queste regole gli uomini se le possono dare da sé: l’etica è una categoria antropologica.”

‟Il passato va rispettato”. Intervista a Imre Kertész

‟Il passato va rispettato”. Intervista a Imre Kertész

Il premio Nobel per la letteratura del 2002, lo scrittore ungherese Imre Kertész, per la seconda volta in cinque anni torna in Italia come vincitore di un premio letterario; esce anche un suo nuovo libro per Feltrinelli, Kaddish per il bambino non nato. La prima volta fu nel 2001 (Premio Flaiano) e ora insieme a Mario Rigoni Stern riceverà il Premio Città di Cassino. I suoi libri sono sempre più noti al pubblico italiano anche perché, disgraziatamente, la Shoah viene sempre più frequentemente evocata come spettro. Anche la recente programmazione nelle sale cinematografiche di tutto il mondo del film tratto dal suo libro più noto, Essere senza destino, ha contribuito al crescente successo dei suoi libri, che ne fa uno dei maggiori scrittori viventi.

Una lettura da Magic people

Una lettura da Magic people

Alcuni abitanti del ‟condominio” di Montesano alle prese con le aliquote… Un estratto da Magic people . Da ascoltare.