Radu Mihaileanu e Moni Ovadia al ‟Festivaletteratura 2005” di Mantova

Radu Mihaileanu e Moni Ovadia al ‟Festivaletteratura 2005” di Mantova

Radu Mihaileanu, il regista di Train de vie, su Vai e vivrai, il romanzo scritto con Alain Dugrand e nato insieme al film Va, vis et deviens presentato al 55° Festival internazionale di Berlino. Con lui Moni Ovadia. Si parla di falasha, di identità, di meticciato…

Un futuro tra fatica e speranza. Intervista a Suad Amiry

Un futuro tra fatica e speranza. Intervista a Suad Amiry

‟Credo che il progetto di Sharon sia di rafforzare la presenza israeliana nei Territori e nella città di Gerusalemme, e che non voglia rinunciare al Muro. Siamo in un momento delicatissimo per l'autorità palestinese: a Gaza si sta scatenando una lotta per il controllo del territorio. Ogni vuoto che viene lasciato, rischia di essere riempito dai fondamentalisti di Hamas. Qui manca tutto: scuole, ospedali, infrastrutture, e anche il minimo aiuto darebbe speranza al popolo palestinese. Perché un popolo senza speranza, che non ha nulla da perdere, rischia di cadere nell'estremismo e nella violenza”.

"Con Schroeder, fino in fondo". Intervista a Günter Grass

"Con Schroeder, fino in fondo". Intervista a Günter Grass

Il premio Nobel Günter Grass, coscienza critica della sinistra tedesca, interviene con forza nella campagna elettorale: ‟Io mi batto fino all´ultimo per Schroeder. Con altri intellettuali, e per la prima volta anche con gli scrittori giovani, la nouvelle vague della letteratura tedesca. Rivivo il 1969, quando facemmo campagna per Willy Brandt. Oggi come allora, c´è un leader coraggioso che merita il nostro impegno. Un leader che forse la sinistra non ha capito appieno”.

La sensualità del pensiero. Un'intervista con Remo Bodei

La sensualità del pensiero. Un'intervista con Remo Bodei

Remo Bodei introduce la quinta edizione del Festival della filosofia, dedicata ai sensi. Un'iniziativa che per il suo "supervisore" è l'occasione per far incontrare il tatto, la vista, l'olfatto, il gusto e l'udito con il grande pubblico. Senza però ridurre la filosofia ad ancella dell'ovvio.
‟Il festival della filosofia fornisce un'occasione di socialità per affrontare, in maniera chiara e non banale, dei passaggi critici. (…) Noi proviamo a gettare dei semi nel vento come nella famosa parabola. Questi semi possono cadere sulle rocce, sul terreno sterile, altre volte cadono su quello fertile. Con questo non vogliamo sostituirci alla scuola o all'università, ma non vogliamo nemmeno fare pagliacciate. Ognuno raccolto il seme deve poi pensare da sé a tagliare i rovi in cui è caduto o a spostarlo fuori dalla terra secca”.