‟Io, artista ma artigiano della parola". Intervista a Daniel Pennac

‟Io, artista ma artigiano della parola". Intervista a Daniel Pennac

I romanzi letti di nascosto in collegio, il duro confronto con Dumas, la vita da insegnante e poi il successo come scrittore grazie alla saga di Malaussène. Daniel Pennac, intervenuto alla festa per il cinquantesimo anniversario della Feltrinelli, si racconta.

Alberione, Bay e Mojoli presentano Mondovino

Alberione, Bay e Mojoli presentano Mondovino

Un documentario sul vino può scatenare passioni forti fino allo scontro ‟ideologico”? In questa presentazione, Allan Bay, critico gastronomico e gourmet d’eccezione, e Giacomo Mojoli, vicepresidente internazionale Slow Food, attraverso il vino e il cibo, esprimono due diverse visioni del mondo. È possibile conciliare le esigenze del mercato con la qualità del prodotto e il rispetto della tradizione? E cos'è la tradizione? Sono alcuni dei punti "caldi" della discussione tra Bay e Mojoli.
Con un intervento del critico cinematografico Ezio Alberione.
La registrazione è stata effettuata il 17 giugno 2005 alla "Feltrinelli libri e musica" di Piazza Piemonte a Milano.

Rwanda, storia di un genocidio. Intervista a Gil Courtemanche

Rwanda, storia di un genocidio. Intervista a Gil Courtemanche

Il giornalista canadese Gil Courtemanche era in Rwanda nel 1994 quando, in tre mesi, quasi un milione di tutsi furono massacrati dagli hutu in una delle operazioni di pulizia etnica per cui è tristemente famoso il secolo scorso. Una domenica in piscina a Kigali non è un romanzo, inteso come opera di finzione narrativa, e non è neppure un reportage. Del romanzo ha la caratterizzazione dei personaggi, tutti veramente esistiti, a cui l'autore ha prestato voce e sentimenti, e la storia d'amore che dura quanto dura il massacro, poco più di novanta giorni. Della cronaca giornalistica ha l'attenzione per il dettaglio, ma c'è anche una partecipazione sofferta, una condivisione delle sorti delle vittime che trasforma la prosa scarna di un testimone oculare in una sorta di orazione funebre, un memento ai "miei amici ruandesi travolti dalla bufera" e ad "alcuni anonimi eroi ancora in vita".

La gran repubblica della letteratura. Intervista a Enrique Vila-Matas

La gran repubblica della letteratura. Intervista a Enrique Vila-Matas

‟Un giorno passerò in rassegna le molteplici e diversissime risposte che ho dato alla domanda sul perché io sia diventato uno scrittore. Proprio come Pessoa, che conteneva vari poeti molto diversi tra loro (i famosi eteronimi), io ho dato molte versioni sull’origine della mia vocazione. Suppongo che manchi ancora quella vera. Te la do adesso, se vuoi. Mi annoiavo molto d’estate a dover passare per forza la giornata in spiaggia con la mia famiglia. Decisi di separarmi da loro e andare a scrivere sotto un pino. Ciò mi dava almeno un po’ di libertà all’interno della reclusione, perché comunque non potevo allontanarmi dalla spiaggia. Starmene all’ombra e relativamente lontano dalla famiglia mi portò a scoprire la libertà e forse cominciai a sospettare che la scrittura era la libertà. Credo sia stata la scoperta più importante della mia vita”.